Carceri nelle Marche, il 67% di chi ha scontato la pena dietro le sbarre torna a commettere reati – CentroPagina
26 Gennaio 2023
ANCONA – “Il carcere, un luogo di tutti”. È questo il titolo del Report 2021-2022 con cui Antigone Marche, associazione regionale per i diritti e le garanzie del sistema penale, racconta delle sue attività negli istituti di pena, delle persone incontrate e delle situazioni di vita “dentro”. Il Report si compone di 16 pagine e contiene informazioni numeriche e dati statistici raccolti sia a livello locale che nazionale (con un sunto del rapporto nazionale 2022 di Antigone, “Il carcere visto da dentro”), ma anche alcuni racconti di vita e una panoramica delle iniziative pubbliche sviluppate.
«Il Report non vuole e non può riuscire a riassumere tutto quanto l’associazione ha fatto in questo biennio, ma vuole offrire un racconto di quello che in carcere vediamo e tocchiamo con mano», spiega la presidente di Antigone Marche Giulia Torbidoni. «Tra quelle mura vivono delle persone, persone che forse conosciamo, che fino a pochi giorni fa erano nostre vicine di casa o che sono state nostre compagne di scuola. Lì dentro potrebbe finirci davvero chiunque, perché il confine è molto spesso facilmente valicabile. È nostro interesse capire come lì dentro si viva e come se ne esca, anche in un’ottica di prevenzione, soprattutto tra i più giovani. Il carcere è, dunque, un luogo di tutti perché ci riguarda tutti». E poi aggiunge: «Dei dati che riportiamo nel Report, uno tra i più emblematici resta per noi il tasso di recidiva, che si attesta a circa il 67% tra chi ha scontato la pena dietro le sbarre ma scende al 19% tra chi ha avuto accesso a misure alternative. Una differenza enorme che dimostra come dalle misure alternative possano arrivare maggiore efficacia nel trattamento e un calo della pressione sulle strutture detentive e che ci fa dire che è su queste e sulla ristrutturazione degli istituti esistenti, piuttosto che nella costruzione di nuovi carceri, che si deve fare leva», continua Torbidoni.
L’associazione, che porta avanti con regolarità l’attività di Osservatorio, visitando ogni anno tutti e sei gli istituti regionali (grazie alla specifica autorizzazione all’ingresso per quattro volontari rilasciata dal Ministero di Giustizia-Ufficio Dap) e pubblicando le rispettive schede post-visita al sito web www.antigone.it/osservatorio_detenzione/, nel 2022 ha aumentato il numero dei suoi Sportelli Tutela Diritti, arrivando a coprire gli istituti di Pesaro-Villa Fastiggi, di Fermo e di Ancona-Montacuto. «Significa un grande impegno nell’ascolto e nel sostegno ai detenuti, ma anche nel confronto con gli Istituti, con l’area educativa e la polizia penitenziaria, sempre con la volontà di contribuire a rendere meno dura, per tutti, la vita dentro», conclude la presidente.
Nel rapporto si evidenzia come in media vi sia una percentuale pari a 2,37 reati per detenuto. Al 31 dicembre 2008 il numero di reati per detenuto era più basso di 1,97. Dunque diminuiscono i reati in generale, diminuiscono i detenuti in termini assoluti ma aumenta il numero medio di reati per persona. Al 31 dicembre 2021, dei detenuti presenti nelle carceri italiane, solo il 38% era alla prima carcerazione. Il restante 62% in carcere c’era già stato almeno un’altra volta. Il 18% c’era già stato in precedenza 5 o più volte. Tassi di recidiva dunque alti.
I numeri della detezione nelle Marche
Nelle Marche ci sono SEI istituti di pena e una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Al 30 novembre 2022, secondo i dati del Ministero, nei sei istituti di pena c’erano 864 persone detenute su una capienza regolamentare di 828 posti.
L’unica sezione femminile della regione è nell’istituto di Pesaro e ospitava 23 donne. In totale, i detenuti stranieri erano 302. Le persone in semilibertà erano 25, di cui 7 straniere.
Ecco i numeri aggiornati al 30 novembre 2022: Montacuto aveva 316 presenti (di cui 120 stranieri) su una capienza di 256 posti; Barcaglione aveva 80 presenti (di cui 38 stranieri) su una capienza di 100 posti; Marino Del Tronto aveva 103 presenti (di cui 24 stranieri) su 103 posti; Fermo aveva 58 presenti (di cui 20 stranieri) su 41 posti; Fossombrone, che ha un’ala chiusa per ristrutturazione, aveva 93 presenti (di cui 2 stranieri) su 185 post,i Pesaro aveva 214 presenti (di cui 98 stranieri) su una capienza di 143 posti. Le donne erano 23. Le donne sono una minoranza in carcere, nel 2021 rappresentavano solo il 4,2% della popolazione carcerario italiana.
Le Articolazioni per la tutela della salute mentale (le cosiddette Atsm) oggi attive in Italia sono concentrate in 32 istituti penitenziari e sono in tutto 34 (29 maschili, 5 femminili). Vi sono ospitati 261 uomini e 21 donne, dunque meno di 300 persone in totale. Nelle Marche, l’Atsm si trova nel carcere di Marino del Tronto.
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