Nelle Marche 825 case popolari inutilizzabili, per sistemarle servono 10 milioni «Contiamo di vendere quelle già in uso» – Cronache Ancona
6 Gennaio 2023
IL PIANO vendite 2023-2025 di Erap Marche: sono 3.347 gli alloggi interessati, 686 sono nel Maceratese. Ricevute le lettere, gli affittuari avranno 60 giorni per decidere se accettare la proposta. L’assessore regionale Aguzzi: «Con cifre non esagerate, nel breve periodo, riusciremo a dare ai marchigiani molti nuovi appartamenti»
di Francesca Pasquali
Sono 825 le case popolari marchigiane al momento non utilizzabili. Un patrimonio immobiliare che potrebbe fare la differenza per tante famiglie in difficoltà. Per sistemare questi appartamenti servono circa dieci milioni. Soldi che l’Erap Marche, almeno in parte, punta a racimolare dalla vendita di una buona parte dei tremila alloggi di edilizia residenziale pubblica già in uso: 3.347, per la precisione, per un valore complessivo di 27,5 milioni. Il piano di vendita è stato presentato stamattina dal presidente Erap Saturnino Di Ruscio e dall’assessore regionale all’Edilizia residenziale Stefano Aguzzi. Riguarda il periodo che va dal 2023 al 2025. Ricevute le lettere, gli affittuari avranno sessanta giorni per decidere se accettare la proposta dell’Erap. Nel piano, la voce grossa la fa l’Anconetano, dove si trovano 1.258 degli alloggi messi in vendita, 686 sono nel Maceratese, 648 in provincia di Pesaro e Urbino, 494 nell’Ascolano, 261 nel Fermano. L’alienazione di questa parte massiccia di patrimonio immobiliare rappresenta uno dei tre capisaldi su cui poggerà l’attività dell’Erap nel prossimo triennio.
Il secondo, governo nazionale permettendo, riguarda il Superbonus. «Non possiamo perdere il treno del 110%», ha spiegato Aguzzi, che si è detto «fiducioso per una proroga di questa possibilità». «Ci sono circa 300-350 milioni di lavori da fare nel 2023 per tutte e cinque le province, molti in quella di Ancona. Andremo a riqualificare dal punto di vista energetico, e in alcuni casi anche da quello sismico, molti edifici, cosa che consentirà agli affittuari di pagare bollette meno salate», ha aggiunto Di Ruscio. Che ha posto l’accento su una “criticità importante”. «Per legge – le sue parole –, gli alloggi sociali sono esentati dal pagamento dell’Imu, ma la normativa attuale è confusa e alcuni Comuni applicano l’imposta». Nascono così dei contenziosi tra Comuni ed Erap, alcuni anche piuttosto salati. Come nel Pesarese, dove «la situazione è pesantissima, con un contenzioso tributario di 1,7 milioni». Sommando tutti i contenziosi marchigiani, si arriva a 2,8 milioni, «tolti alla manutenzione degli alloggi. Non è corretto – ha continuato Di Ruscio – che ci si viene a chiedere alloggi popolari a basso prezzo, ma poi ci troviamo a pagare l’Imu perché la legge non è chiara come dovrebbe essere».
La terza priorità dell’Erap Marche riguarda i 27 bandi pubblicati dall’ente per riadattare ed efficientare gli alloggi al momento non utilizzabili. Per Aguzzi, il risultato ottimale sarebbe sistemarne tra il 70 e l’80% (una ventina di lotti). «Portarne a casa due terzi sarebbe un grande successo – ha spiegato l’assessore – perché ci permetterebbe di dare maggior valore al patrimonio pubblico e un tetto a tante famiglie, spendendo bene soldi che provengono anche dalle vendite degli alloggi. Invece di proporre nuova edificabilità – ha proseguito Aguzzi –, puntiamo alla sistemazione del patrimonio già a disposizione, ma non utilizzabile. Con cifre non esagerate, nel breve periodo, riusciremo a dare ai marchigiani molti nuovi appartamenti, ma soprattutto a sistemare quelli già esistenti».
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