Via Crucis, sfilano i 200 sacconi nel cuore della città – Cronache Ancona
7 Aprile 2023
OSIMO – Fedeli, autorità religiose, civili e militari sono tornati questa sera ad onorare la tradizione, partecipando alla processione del Cristo Morto che si perpetua dal 1713
Con la suggestiva processione del Cristo Morto, Osimo, questa sera, è tornata ad onorare una tradizione che si perpetua dal 1713. Solo tre volte nel corso della storia in città è stata cancellata la Via Crucis: nel 1934 per via di un forte temporale, nel 1944 durante l’occupazione tedesca e nel 2020 per l’emergenza Covid. Il Venerdì Santo osimano è iniziato oggi pomeriggio alle 15 nella cattedrale di San Leopardo con le “Tre ore di agonia di Gesu’ Cristo” predicate da don Emanuele Piazzai.
Alle 18 è cominciata la vestizione dei 200 sacconi, i pententi incappucciati della Confraternità della Pia Unione del Cristo Morto, che dopo le 20 hanno sfilato per il centro storico della città (con i lampioni spenti) insieme a centinaia di fedeli, ai cantori della Corale ‘Borroni’ e ai musicisti della Banda città di Osimo. Davanti al cataletto, originale del 1877, l’arcivescovo Angelo Spina con i sacerdoti e i carabinieri in alta uniforme con il pennacchio, dietro il sindaco con assessori, consiglieri comunali, le autorità militari ed i rappresentanti delle associazioni di volontariato.
Al passo cadenzato dal suono delle battistangole, tavolette di legno con una maniglia metallica utilizzate durante le liturgie pasquali al posto delle campane mute, i sacconi e centinaia di fedeli hanno ancora una volta accompagnato la Croce grande, la statua della Maddalena, la Croce del Carmine, i Misteri, la Sacra Spina. La Via Cricis osimana, come tradizione vuole è scesa da via Antica Rocca, ha attraversato le piazze centrali della città, via Pompeiana per poi risalire da via Matteotti e Corso Mazzini e rientrare in Duomo. Prima di affrontare la salita di via Antica Rocca, la statua della Madonna è stata fatta girare ai quattro lati della piazza del Comune dagli uomini che la trasportano per ricevere la benedizione del vescovo alla città.
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