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Un amore più forte della malattia, Andrea e Monia si sposano all’hospice «Non aspettate, vivete l’attimo» – Cronache Ancona

Un amore più forte della malattia, Andrea e Monia si sposano all’hospice «Non aspettate, vivete l’attimo» – Cronache Ancona

By Redazione

SAN SEVERINO – La commovente cerimonia al Bartolomeo Eustachio. Lui, 51enne di Macerata dipendente Unimc, ha un tumore e non riesce più ad alzarsi dal letto. Lei ha 47 anni, è di Tolentino, e fa l’insegnante. «Abbiamo pregato affinché il Signore ci desse il tempo di convolare a nozze»

13 Marzo 2023 – Ore 22:04

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Andrea Merlini e Monia Ripani con don Gianni

di Francesca Marsili

Lui, lo scorso dicembre, prima che la malattia gli impedisse anche di camminare, l’ha chiamata nel cuore della notte da una stanza d’ospedale: «Mi vuoi sposare?». Lei non ci ha pensato un solo istante: «Non aspettavo altro che questo». Ieri pomeriggio il fatidico sì: Andrea Merlini e Monia Ripari si sono uniti in matrimonio nell’Hospice dell’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino, tra lacrime di commozione in uno dei momenti più difficili della loro vita. 47 anni lei, di Tolentino, insegnante di scuola d’infanzia. 51 lui, di Macerata, dipendente di Unimc nell’Area servizi tecnici.

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Gli sposi con i testimoni

Una cerimonia religiosa celebrata da don Gianni Compagnucci, nell’intimità della stanza del primo piano del reparto Hospice e cure palliative dove lo sposo è ricoverato dallo scorso gennaio, perché da quel letto, Andrea, non riesce a scendere. A fianco del comodino un altare allestito per l’occasione. Seduta al suo fianco c’è Monia che non smette di dargli coraggio. Bellissima nel suo abito da sposa bianco dal gusto essenziale, come il loro amore. A lato i quattro testimoni. Di fronte a loro un treppiedi sul quale è posizionato un cellulare che trasmette la cerimonia attraverso una diretta Zoom. Nella sala riunioni al piano di sotto, fuori dal reparto, gli invitati la seguono davanti ad uno schermo. Ora Andrea e Monia hanno coronato il loro desiderio: sono marito e moglie. Un buffet all’ingresso della struttura con la torta nuziale. Monia sale e scende le scale, saluta i parenti e poi corre dall’amore della sua vita al piano di sopra. Gli sposi, a fine serata, riprendono fiato dopo un susseguirsi di stati d’animo.

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Andrea e Monia con la torta nuziale

Raccontano la loro storia segnata dalla più terribile delle notizie arrivata a settembre scorso, al rientro da una vacanza: Andrea ha un tumore. A dicembre un lungo ricovero in ospedale, a Macerata. È stato in quel momento che ha alzato il telefono e chiesto a Monia di sposarlo, di volerla per il resto dei suoi giorni.  A Natale viene dimesso, ma agli inizi di gennaio la situazione si aggrava e viene ricoverato in Hospice. A febbraio decidono di fare il grande passo, velocemente. «La malattia mi ha fatto capire quanto lo desiderassi. Abbiamo pregato affinché il Signore ci desse il tempo di convolare a nozze – dice Andrea con un filo di voce – e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo voluto mettere un punto nelle nostre vite. Nella nostra scelta c’è più verità ora, senza sapere cosa succederà, piuttosto che averlo fatto senza la malattia».

andrea_merlini_monia_ripari-8-325x244Monia, mentre non smette un solo istante di seguire suo marito con gli occhi, vuole essere testimone di un messaggio: «Quando vi rendete conto che il vostro è un grande amore, non aspettate, vivete l’attimo, il momento, perché la vita può cambiare dall’oggi al domani». La sposa non dimentica di ringraziare sia il parroco della parrocchia di San Catervo che ha celebrato il matrimonio, sia il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi che lo ha reso possibile in pochissimo tempo. Ma anche il personale di cure palliative che ha fatto di tutto affinché il loro sogno si realizzasse nella maniera più normale possibile. Del resto, la mission del reparto Hospice di San Severino, è quella di aumentare la qualità della vita dei pazienti. E il personale sanitario non ha mancato, ancora una volta, di dimostrare la sua umanità.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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