Silvestro (FIALS). Ecco come cambieranno formazione e lavoro per Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie.
25 Marzo 2023
Annalisa Silvestro (FIALS). Ecco come cambieranno formazione e lavoro per Infermieri, Ostetriche, Fisioterapisti, OSS, Amministrativi e Professioni Sanitarie. Troppe divergenze contrattuali con le Dirigenze e l’OSS deve rimanere tale e non Assistente Infermieristico.
Come sarà il futuro dei professionisti sanitari, socio-sanitari e tecnici del Comparto Sanità in Italia? La FIALS prova ad immaginarlo attraverso un vero e proprio “Manifesto Programmatico” (fino al 2026 – LINK) che sta portando il sindacato delle autonomie locali e della sanità in giro per l’Italia per un confronto serrato con gli iscritti e i simpatizzanti su 10 punti fondamentali. A fare da mattatori del tour ci pensato il Segretario Generale Giuseppe Carbone e la Responsabile del Coordinamento Nazionale Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie Annalisa Silvestro (ex-Senatrice PD ed ex-Presidente della Federazione Nazionale IPASVI, poi diventata FNOPI).
Il Manifesto FIALS è suddiviso in 10 punti ed è sintetizzato in 4 aree programmatiche:
- riprogettazione del lavoro e del mondo del lavoro;
- formazione;
- informazione;
- Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Il manifesto è orientato proprio alla stipula di un nuovo CCNL più aderente alle esigenze occupazionali, economiche e di carriera degli attuali esercenti le professioni sanitarie, degli amministrativi, dei tecnici e del personale di supporto del Servizio Sanitario Nazionale pubblico e privato.
L’incontro di Pescara.
Come AssoCareNews.it abbiamo seguito l’altro giorno l’incontro svoltosi in Abruzzo e precisamente a Pescara alla presenza di tutte le segreterie regionali. A pare da padrone di casa è stato Gabriele Pasqualone, segretario abruzzese della FIALS. Con lui lo stesso Carbone, Silvestro la la responsabile donne FIALS Elena Marrazzi.
Dopo i saluti di rito di Pasqualone, Carbone e Marrazzi (che ha fatto anche da moderatrice), c’è stata la lunga disquisizione della Silvestro, nel suo ruolo anche di profonda conoscitrice delle dinamiche interne alle 22 professioni sanitarie, alle diramazioni socio-sanitarie e agli ambiti amministrativi e tecnici.
Uno sprono alla crescita futura.
“La FIALS deve fare da pungolo e sollecitazione nei confronti di Regioni, Regioni, Aziende e Strutture inadempienti o parzialmente adempienti nell’applicazione dei disposti contrattuali. Serve vigilare e sostenere l’omogeneità applicativa degli istituti contrattuali che valorizzano ruoli e riconoscono le competenze specifiche dei professionisti sanitari attraverso gli incarichi professionali, gli incarichi ad elevata qualificazione, di funzione organizzativa e la progressione tra le aree” – ha spiegato l’ex-Senatrice della Repubblica Italiana illustrando il Manifesto FIALS.
Troppe diversità contrattuali tra Professionisti della base e Dirigenza.
“E non è solo questo, dirigenti e iscritti della FIALS devono delineare e definire di elementi e i criteri da inserire nella piattaforma del prossimo Ccnl per superare e/o minimizzare le attuali diversità nelle definizioni contrattuali tra i professionisti regolati dalle norme del Comparto Sanitario e i professionisti regolati dalle norme della Dirigenza. Entrambi i due gruppi professionali svolgono attività di tipo clinico assistenziale funzionalmente diversificate ma sempre strettamente integrate in tutti i processi clinico assistenziali” – ha aggiunto Silvestro.
Chiarezza sulle competenze di Medici, Infermieri, OSS e altre Professioni del SSN. Vera libera professione per gli Infermieri.
“La FIALS deve richiamare ed approfondire gli elementi giuridici e normativi che delineano o da cui derivano gli attuali perimetri professionali intercorrenti tra medici, appartenenti alle professioni sanitarie e OSS. Elaborare metodi e criteri di riformulazione delle aree dì competenza, attività e responsabilità per una moderna ed efficace pianificazione del lavoro, ridisegnare modelli organizzativi e indicare le risorse umane appropriatamente necessarie per rendere armonico il lavoro, dare merito operativo e normativo e quindi funzionale ed economico a chi sa, a chi fa sapendo e a chi risponde direttamente dì ciò che fa. Rilevare ed approfondire sia gli elementi giuridici che definiscono il vincolo di esclusività per i dipendenti del SSN sia le condizioni che rendono possibile o limitano/impediscono l’esercizio della libera professione intramuraria ai professionisti sanitari al fine di superare distinzioni discriminanti tra i diversi professionisti sanitari operanti negli stessi team clinico assistenziali. Non ha senso chiamare cambiare il nome agli OSS chiamandoli magari Assistenti Infermieristici, come è necessario offrire agli Infermieri una reale possibilità operare in regime di libera professione, il Decreto Milleproroghe tanto decantato in realtà prende solo in giro i colleghi, non dando loro la possibilità di essere veramente liberi; a cosa serve annunciare che hanno 32 ore a disposizione mensilmente se mancano i decreti attuativi e se, con la carenza di Infermieri che c’è, le Aziende sanitarie ed Ospedaliere non daranno mai le autorizzazioni necessarie a chi le chiede? E’ una presa per i fondelli” – ha chiosato Silvestro.
A ciascuno la propria competenza e riorganizzazione delle strutture regionali e locali.
E non è tutto. Per l’ex-Presidente Nazionale IPASVI occorre “studiare ed approfondire le norme nazionali e regionali che riformano le cure primarie e l’assistenza nel territorio e a domicilio; inoltre c’è bisogno di definire le azioni di orientamento e sostegno per l’utilizzo delle competenze professionali e della capacità organizzativa gestionale degli appartenenti alle professioni sanitarie impegnati in tale ambito; dibattere sulle posizioni estemporanee di Regioni e strutture sanitarie nell’ambito delle funzioni svolte sul territorio e quindi emergenza-urgenza, assistenza nelle residenze, negli ospedali di comunità, case di prossimità, servizi per la salute mentale, domicilio e via discorrendo; richiamare, sostenere e confrontarsi sulle proposte per ii ridisegno dì ruolo, funzioni, percorsi formativi e responsabilità degli Operatori socio sanitari e nel dibattito su posizionamenti regionali o delle strutture locali”.
Dare una svolta e modernizzare i livelli formativi di base e post-base: specializzazioni realmente spendibili nel mondo del lavoro.
“La dirigenze e gli iscritti FIALS devono garantire supporto alle definizione dei fabbisogni formativi e dei percorsi universitari di base, post base e specialistici dei professionisti sanitari con particolare attenzione alla ricaduta e fattibilità sulla quotidianità operativa e sulla formalizzazione e riconoscimento di ruoli, funzioni e trattamento economico contrattuale. Eventuale valutazione critica e proposizione” – ha sottolineato più volte la Silvestro con l’avallo di Carbone.
Coinvolgimento degli stakeholder.
In tutto quello che farà la FIALS nel prossimo futuro attraverso il suo Manifesto farà attenzione a presentare e diffondere il proprio posizionamento socio politico su tematiche, provvedimenti legislativi, direttive ed atti a valenza nazionale, regionale e delle Strutture pubbliche, private e private convenzionate. E lo farà facendo attenzione nel “perseguire una effettiva integrazione normativa, economica e sociale nei Sistemi sanitario e assistenziale anche coinvolgendone i principali stakeholder. Proseguire nell’impegno di un allineamento con gli altri Stati europei, presentare proposte progettuali europee anche inerenti linee guida e direttive comunitarie”.
L’appello finale di Silvestro e Carbone.
“Ora il nostro Manifesto sarà copiato anche da altri sindacati autonomi e forse sarà ignorato da CGIL, CISL e UIL perché hanno paura in fondo di confrontarsi con i lavoratori e con i problemi reali degli stessi; noi, anche per questo, come FIALS dobbiamo impegnarci per un movimento corale e costante per la crescita culturale e professionale degli iscritti affinché la collettività del nostro sindacato continui a muoversi e a crescere nell’alveo del principi della correttezza, trasparenza, lealtà ed etica della responsabilità a favore dei Cittadini, delle Istituzioni e dei Paese nella sua totalità” – ha concluso Silvestro.
I saluti di Pasqualone.
A concludere i lavori, subito dopo il dibattito con dirigenti e iscritti, ci ha pensato il segretario provinciale Gabriele Pasqualone, che ha sollecitato i presenti a non arrendersi perché la FIALS, che sta crescendo giorno dopo giorno in Abruzzo e nel resto dello Stivale, è molto ascoltata e apprezzata in tutta la regione: “abbiamo una prateria davanti a noi, ascoltiamo e diamo voce ai lavoratori, saranno loro stessi a ringraziarci e a sostenerci”.
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