“Pinocchio sottosopra” con Fabio Stassi e Gianni Iorio incanta il pubblico di In Art – Riviera Oggi

4 Febbraio 2023
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande successo anche per “Pinocchio sottosopra”, il terzo appuntamento della rassegna letteraria e musicale In Art, a cura dell’associazione Rinascenza, con la direzione artistica di Annalisa Frontalini, andato in scena venerdì 3 febbraio al pub Medoc di San Benedetto del Tronto, dove lo scrittore Fabio Stassi ha parlato del suo ultimo libro dal titolo “Mastro Geppetto” (Sellerio) e si è poi esibito, accompagnato dal musicista Gianni Iorio al bandoneon, nello spettacolo presentato in prima nazionale “Vrascadù. Un’affabulazione sentimentale”. Ha dialogato con l’autore la critica d’arte, drammaturga e scrittrice Alessandra Morelli. La presentazione è stata introdotta da un omaggio teatrale a Fabio Stassi interpretato dall’attrice Laura Margherita Di Marco.
Possiamo ancora raccontarci delle favole? È questa la domanda principale che Fabio Stassi pone attraverso questo suo nuovo libro che racconta, da una nuova prospettiva, quella di Mastro Geppetto, la favola di Pinocchio, favola solo in apparenza. “Mastro Geppetto è un grande ribelle: si ribella alla sua età, alle leggi di natura, alla solitudine, alla miseria: Geppetto è un morto di fame, ma è anche un artista che lavora di fantasia e non ha mai smesso di avere un rapporto con il desiderio, è un personaggio che mi ha sempre sedotto – ha dichiarato l’autore.
La favola più famosa al mondo, dunque, come tutte le favole, è crudele, proprio come lo è la realtà in cui viviamo e di cui le favole, nessuna esclusa, sono specchio e portavoce. “Pinocchio è un grande libro sul naufragio, è una storia di sopravvivenza – ha spiegato Stassi – e il naufragio non è solo quello dei personaggi della storia, ma anche quello della generazione di Collodi, del Risorgimento italiano, rispetto a certe aspirazioni e speranze”. Stassi ha anche sottolineato la modernità di questa storia in cui “il discorso sociale sulla povertà è centrale” e dove proprio il personaggio di Geppetto si rivela estremamente contemporaneo sotto tanti aspetti: la malattia, la vecchiaia, l’afasia.
È stato dopo aver visto il film su Pinocchio di Garrone che Stassi ha raccontato di aver avuto come una folgorazione e di aver capito che, in realtà, Pinocchio non esiste: “Mi sono svegliato da uno stato di torpore in cui probabilmente siamo vissuti tutti, volendoci raccontare quello che non è e rimuovendo la realtà”. Ha anche aggiunto: “Ho sempre cercato di scrivere libri necessari e ispirati. Questo è il libro della mia vita, non credo di poterne scrivere un altro così”.
Un’operazione coraggiosa e brillante quella di Fabio Stassi, che ha ammesso di aver lavorato anche molto sulla lingua, non per imitare quella “spiazzante e originale” di Collodi, modello inarrivabile, ma soprattutto per mantenere l’unità temporale e il sapore della storia originale.
“Vrascadù. Un’affabulazione sentimentale” è lo spettacolo che lo scrittore, insieme allo straordinario musicista Gianni Iorio, che lo ha accompagnato al bandoneon, ha regalato al pubblico di In Art in anteprima nazionale e che porterà in vari teatri italiani. Anche qui c’è molto, anzi tutto, di lui e della sua vita: dalle sue origini miste, un po’ siciliane, un po’ arabe e un po’ sudamericane, al suo sogno di diventare uno scrittore, partendo dalla lettura, come suggeritogli dalla nonna, dei soli quattro libri che avevano in casa e nonostante lo sfortunato appellativo che la maestra gli aveva affibbiato, alludendo al suo cognome come a “un congiuntivo sbagliato”; dalle storie della sua famiglia, fatte di viaggi e migrazioni, di tavole imbandite per parenti che non sarebbero più tornati, se non in sogno da morti, di telefonate internazionali spesso confuse e incomprensibili e di affetti familiari perduti, ma mai del tutto, fino alla clamorosa scoperta, insieme ai detenuti di un carcere, che quel soprannome, che gli era stato dato sin da bambino e che lui credeva venisse da una parola siciliana, in realtà nascondeva un “terribile” segreto.
Il prossimo appuntamento è per domenica 12 febbraio, sempre al pub Medoc di San Benedetto del Tronto a partire dalle ore 18,30.
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