Omicidio di San Severino, la Procura chiede la perizia psichiatrica per Quadraroli – CentroPagina
26 Gennaio 2023
SAN SEVERINO – Una perizia psichiatrica per stabilire se il 56enne settempedano Michele Quadraroli al momento dell’omicidio della madre era capace di intendere e di volere, se è pericoloso socialmente e se è capace di stare a processo. La richiesta di una perizia è stata formulata in questi giorni dal pubblico ministero Vincenzo Carusi al giudice per le indagini preliminari, e sempre in questi giorni il medico legale Antonio Tombolini ha depositato i risultati dell’autopsia eseguita subito dopo il delitto sul corpo dell’84enne Maria Bianchi. Dall’accertamento è emerso che l’anziana è morta per soffocamento a causa della compressione effettuata sul torace e sull’addome dal figlio. Ricostruendo la dinamica di quel macabro delitto Quadraroli, in preda a un raptus, sarebbe salito addosso alla madre soffocandola, poi si sarebbe accanito sul volto con un paio di forbici. Ormai morta, avrebbe provato a darle fuoco ma senza riuscirci, bruciandole solo alcune ciocche di capelli.
L’omicidio dell’84enne che con il figlio gestiva il bar sotto casa in via Raffaello Sanzio scosse l’intera comunità, sia per l’efferatezza del delitto sia perché madre e figlio, proprio per via dell’attività commerciale che gestivano, erano molto conosciuti. Poche ore prima di essere uccisa dal figlio la madre aveva chiamato la psichiatra preoccupata perché il 56enne da qualche giorno sembra avesse smesso di prendere gli psicofarmaci che gli erano stati prescritti e poco prima avevano litigato per la gestione del cane. Fu la professionista, che vive fuori provincia, a chiamare i carabinieri per chiedere di andare a controllare la situazione in quell’abitazione ma al loro arrivo i militari trovarono Quadraroli sporco di sangue: «Mamma non c’è, è andata a fare la spesa, forse non torna più», aveva detto.
L’avvocato Laura Antonelli che segue Quadraroli (attualmente detenuto al carcere di Ascoli dopo essere stato trasferito da Montacuto), lo scorso mese ha nominato un proprio consulente per effettuare una perizia psichiatrica di parte sul proprio assistito. L’incarico è stato affidato allo psichiatra Marco Ricci Messori che ha iniziato le attività lo scorso 27 dicembre. Ora, dunque, si attende la decisione del gip.
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