Michela, Infermiera: “solidale con il collega che lascia la professione per fare il muratore, oramai è tutto in declino”.

21 Marzo 2023

By Redazione

Ci scrive Michela Santamaria, Infermiera: “solidale con il collega che lascia la professione per fare il muratore, oramai è tutto in declino”.

Egr. Direttore,

leggo l’ennesimo articolo di un collega che dopo tanti sacrifici per laurearsi è costretto a cambiare lavoro perché lo stipendio da infermiere non è sufficiente per mantenere la sua famiglia! Cambia lavoro, fa il muratore!

Questo la dice lunga sulle false illusioni propinate da anni sulla professione infermieristica.

Gli ordini in primis sono scarsamente rappresentativi al livello istituzionale i sindacati poi che pur di portare qualche piccola vittoria politica scendono a compromessi firmando rinnovi di contratti vergognosamente miseri. Al livello politico noi siamo solo vittime sacrificali usati per mandare avanti un sistema sanitario politicizzato , corrotto gestito da incompetenti.

Quindi fare il muratore è più remunerativo rispetto alla professione infermieristica? La risposta è si! Sono tante le professioni dove si guadagna più di un infermiere sicuramente faticosi ma quello dell’infermiere è duro.

L’infermiere, un valido infermiere è dotato di una corazza speciale, deve affrontare quotidianamente il pregiudizio sociale, affrontare umiliazioni da parte di altre figure sanitarie tra i quali alcuni medici che non hanno la più pallida idea di quali siano le loro competenze di dell’autonomia professionale!

Devono affrontare gli stessi infermieri , quelli improvvisati senza alcun interesse per la formazione, l’aggiornamento, senza passione, pronti a creare terra bruciata verso i propri colleghi, incapaci di lavorare come uno staff di professionisti!

Pronti a demolire ogni cambiamento!

Michela Santamaria, Infermiera