Marche, ancora scarsa informazione: spesi 80mila euro in più al giorno per i farmaci di marca – Riviera Oggi
6 Aprile 2023
ANCONA – “Tutti devono avere accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno quando e dove ne hanno bisogno senza difficoltà finanziarie”. È il messaggio che l’Organizzazione Mondiale della Sanità porta all’attenzione, in occasione della “Giornata mondiale della salute” che si celebra il 7 aprile.
Alcuni dati rivelano che la salute nel mondo non è per tutti e non è uguale per tutti: secondo i dati dell’OMS il 30% della popolazione mondiale non riesce ad accedere ai servizi sanitari essenziali; quasi 2 miliardi di persone affrontano una spesa sanitaria tale da portare intere famiglie alla povertà. Tra i beni primari, anche la possibilità di acquistare un farmaco diventa un ostacolo insormontabile, in particolare per le fasce più in difficoltà della popolazione.
I farmaci equivalenti rappresentano una opportunità di salute per tutti, oltre ad essere una opportunità di sostenibilità economica per il servizio sanitario nazionale grazie al prezzo “calmierato” rispetto ai farmaci di marca e strumento per limitare il disagio causato dalle carenze di farmaci. Eppure queste certezze si scontrano ancora con una scarsa informazione dei cittadini-pazienti sui farmaci equivalenti e i pregiudizi che ruotano attorno al tema. E seppur il farmaco equivalente sia entrato nella vita del paziente marchigiano, ogni giorno egli spende circa 80.000 euro in più preferendo i farmaci di marca rispetto agli equivalenti. In un mese la spesa dei cittadini marchigiani sfiora i 2.5 milioni di euro. Se ne parla nelle Marche, a Senigallia, all’evento Il ruolo sociale del Farmaco Equivalente.
Nell’anno 2021, a livello nazionale i farmaci coperti da brevetto incidono per circa il 30,2% in valore mentre quelli non coperti da brevetto il valore corrisponde al 69,8%, di questo ben il 48,8% sono farmaci ex originatori compresi co-marketing, mentre i farmaci equivalenti puri corrispondono solto al 21%. Nelle Marche in regime di assistenza convenzionata vengono consumate 972 dosi al giorno da 1000 abitanti. Delle 972 dosi giornaliere l’87,2% sono farmaci che hanno perso il brevetto di cui i farmaci equivalenti rappresentano solo il 29% quando la media nazionale è del 34,4% (rapporto OsMed 2021). Le regioni del Nord Italia consumano più farmaci equivalenti, mentre le regioni del Sud hanno un consumo più basso rispetto a quello delle Marche. In un anno il cittadino marchigiano spende 29milioni di euro per i farmaci che hanno un costo superiore a quello di riferimento AIFA (circa il 12%). Inoltre la Regione Marche non ha un ticket regionale e questo comporta che il cittadino acquisti farmaci a carico del servizio sanitario regionale, in altre Regioni la compartecipazione e il ticket, per alcuni farmaci, avrebbe un costo maggiore per l’assistito.
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