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Lotta alla pedopornografia e contrasto alle truffe online: il 2022 della polizia Postale – Cronache Ancona

Lotta alla pedopornografia e contrasto alle truffe online: il 2022 della polizia Postale – Cronache Ancona

By Redazione

ANCONA – Sono stati due gli arresti effettuati nella provincia dorica, di persone trovate in possesso di file con minori coinvolti in atti sessuali. Molte anche le indagini portate avanti per scoprire gli autori di truffe online o riguardanti investimenti per trading e criptovalute, simulazioni di mail aziendali e utilizzo illecito di carte di credito

4 Gennaio 2023 – Ore 18:42

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La polizia Postale (Archivio)

Concluso il 2022, è tempo di un bilancio dell’attività svolta anche dalla polizia Postale.
Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica polizia Postale e delle Comunicazioni Marche di Ancona è stato impegnato nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.
La Squadra di contrasto alla pedopornografia online ha monitorato 166 spazi web rilevandone 25 con contenuti illeciti. Ha trattato 7 casi a seguito di denunce e altri 21 a su segnalazioni da associazioni.
Nel corso delle 16 perquisizioni eseguite sono stati sequestrati 6mila gigabyte di supporti informatici contenenti immagini e video di natura pedopornografica.
Le indagini hanno portato all’arresto di 5 persone nelle Marche: due nella provincia di Ancona, uno in quella di Macerata, quindi Ascoli e Pesaro e Urbino; e alla denuncia di altre 17.
Tra le indagini più significative condotte direttamente dalla Squadra di contrasto alla pedopornografia online, vi sono quelle riguardanti una vasta operazione a livello nazionale, a seguito della quale è stato arrestato un italiano residente a Montemarciano, trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pedo-pornografico, costituito da centinaia di foto collocate all’interno di supporti informatici sequestrati, raffiguranti in età preadolescenziale, durante atti sessuali.
Da una denuncia invece per un ‘Codice Rosso’ è nata un’attività investigativa che ha permesso di arrestare un 53enne, residente a Senigallia, poiché trovato in possesso nel proprio pc di oltre 2.500 file, tra immagini e video pedo-pornografici, contenuti all’interno di un vero e proprio archivio digitale, composto da cartelle organizzate e catalogate per genere. Da qui, vista l’ingente quantità, la qualità e le modalità di catalogazione del materiale rinvenuto, i poliziotti hanno proceduto a effettuare l’arresto in flagranza.
Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, sono stati complessivamente trattati 139 casi. Le indagini hanno permesso di denunciare 34 persone.
Nel maceratese, a seguito di una segnalazione presentata da un organismo internazionale, si è riusciti a identificare e arrestare un italiano residente a Tolentino al quale sono stati trovati oltre 31mila file contenenti immagini e video di natura inequivocabilmente pedopornografica, con minori tra i 6 e i 13 anni coinvolti in atti sessuali con adulti e tra loro.
Infine, è stato arrestato anche un 54enne residente a Massignano, nell’ascolano, trovato con oltre 4mila file tra immagini e video pedo-pornografici, archiviati in maniera precisa e puntuale nel proprio pc. Stessa cosa per un italiano residente a Mondolfo, al quale sono state sequestrate 35 immagini e 584 video con minori tra i 6 e i 10 anni, anche questi coinvolti in atti sessuali con adulti.
Le indagini riguardanti il fenomeno delle truffe online in materia di e-commerce, hanno consentito l’individuazione di 62 autori, denunciati, con un danno per gli acquirenti di 100mila euro.
Sono stati trattati 65 casi di investimenti online per trading e criptovalute con un danno per gli investitori di oltre 1.600.000 euro.
Una decina di casi hanno riguardato truffe messe a segno tramite la simulazione di mail aziendali causando un illecito profitto, per i truffatori, di oltre 700mila euro.
Oltre un centinaio sono stati i casi trattati per illecito utilizzo di credenziali di carte di credito per un danno di quasi 300mila euro.
Inoltre, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Ancona, coordinato dalla polizia Postale, ha aderito all’operazione ‘Pangea XV’, permettendo di oscurare 43 siti, rendendoli irraggiungibili dall’Italia, che vendevano farmaci non autorizzati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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