Le telecamere di 'Bellitalia' nelle grotte e tra i tesori di Palazzo Campana – Cronache Ancona
8 Aprile 2023
TV – La trasmissione di Rai 3 dedicata ai beni culturali, nella puntata di oggi ha dedicato spazio all’Istituto per l’istruzione permanente di Osimo, alle sue iniziative, a quello che rappresenta per il territorio marchigiano ma anche nazionale grazie ai tanti progetti di prestigio che promuove
Nuova ribalta mediatica per l’Istituto Campana di Osimo grazie a servizio presentato su Bell’Italia, la trasmissione di punta di Rai 3 dedicata ai beni culturali, ai musei, ai restauri, ma anche al paesaggio, ai centri urbani, alle tradizioni collegati alla storia del Paese. Oggi, sabato 8 aprile, alle ore 11, il format, che rappresenta uno dei più autorevoli appuntamenti sulla cultura italiana, ha dedicato spazio all’Istituto marchigiano, alle sue iniziative, a quello che rappresenta per il territorio regionale ma anche nazionale grazie ai propri progetti di prestigio.
L’Istituto, dopo le interviste rilasciate dalla presidente Gilberta Giacchetti a Sky tg 24 e Rai News nelle scorse settimane, torna quindi ad essere scelta da un programma Rai come esempio di eccellenza culturale. Il taglio della trasmissione, un settimanale, è infatti quello di valorizzare i più significativi beni architettonici del Paese (si è parlato tra l’altro nella puntata del Tintoretto e del ‘Martirio di San Sebastiano’ di Luca Signorelli) e l’Istituto Campana è rientrato in questo contesto grazie ai numerosi elementi che ne fanno un punto di riferimento culturale riconosciuto e particolarmente apprezzato anche lontano da Osimo.
Questo, nonostante le lesioni provocate dal sisma, come ha ricordato la presidente Gilberta Giacchetti nel servizio «abbiamo così avviato la procedura per aderire alla messa a norma dell’edificio». Il cortile interno, le molte prestigiose ed eleganti sale, la Cappella Privata e il Teatrino, le grotte sottostanti il Palazzo pur appartenenti al demanio, l’archivio e la Biblioteca Storica, che conta circa 16mila volumi ed è costituita in massima parte da libri antichi, tra cui si segnalano 155 manoscritti (secc. XIV-XX) – diversi dei quali miniati –, 20 edizioni incunabole e gli atlanti geografici di Gerard Mercator e Joan Blaeu, sono le punte di diamante di un patrimonio come il Campana, ennesimo riconoscimento, anche mediatico, della centralità dell’Istituto nella geografia culturale italiana che, come ha concluso il servizio, «va conosciuto e preservato».
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