La proroga di un anno degli obblighi formativi ECM sono solo un regalo O professionisti sanitari più ciucci?

13 Gennaio 2023

By Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Elena Cipresso imprenditrice nel campo della formazione ECM: “un condono per chi non si forma”.

Buongiorno Direttore,

in merito all’articolo “Verso la morte dell’attuale sistema ECM e della Formazione Continua?” sono dell’idea che la decisione di trasformare in quadriennio il triennio risulta essere una misura adottata con incompetenza smisurata.

Appare come un condono per i professionisti che non si aggiornano, che fra l’altro non sono affatto numerosi.

Il mio provider, così come la società di cui sono socio amministratore, si trova a raccogliere il malcontento dei professionisti, che avevano già pianificato gli argomenti per il prossimo triennio, (ci vengono abitualmente comunicati per produrre un’offerta formativa rispondente coerentemente ai fabbisogni indicati), e si chiedono perché anziché valorizzare chi dà valore alla formazione continua, si premia chi non è ottemperante.

Senza contare che questa misura metterà in grande difficoltà i provider e le società che si occupano di organizzare e realizzare attività formative. Come mai non sento un coro di disappunto da parte di questi attori, cui viene tolto di fatto il motore della propria attività?

Parliamo poi di Agenas che vive per il 65% dei contributi (tasse ministeriali) erogate annualmente dai provider (3000€) e per ogni corso (importo variabile a seconda dei crediti erogati, per i corsi residenziali, e anticipate, per i fad), quali strategie adotterà per mantenere la struttura con un anno di “pausa”, nel quale, se andrà bene, incasserà, se va bene, il 10% dei contributi rispetto agli anni precedenti?

Insomma, una misura iniqua sotto molti punti di vista, con ricadute che sono ben più pesanti dei benefici.

Cordiali saluti.

Elena Cipresso
Amministratore Unico
MedLavEcm srl