Jesi (Ancona), restituita la vincita al clochard che era stato costretto a tornare al semaforo
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30 Marzo 2023
Quei 300mila euro ottenuti nel 2020 con il “Gratta e Vinci” erano stati bloccati da un parente. Ora la Procura ha revocato il sequestro della somma e Tiziano Pellonara può riprendere una vita decisamente più agiata
Quel colpo di fortuna nel settembre del 2020 aveva davvero cambiato la vita a Tiziano Pellonara, ex operaio che a sette anni dalla pensione aveva lasciato il lavoro per accudire, con il Tfr, l’anziana madre e che, quando i soldi finiscono, resta senza lavoro, a tal punto che l’unica sopravvivenza è quella possibile chiedendo l’elemosina al semaforo.
Poi la vincita fortuita e fortunata di 300mila euro (240mila il netto che arriva a scaglioni nelle sue tasche) che lo toglie dalla strada e gli permette anche di fare beneficenza alla Caritas che lo aveva sempre sostenuto, finché un parente chiede il blocco dell’erogazione per i motivi sopracitati dall’avvocato Polita e riportati sul sito di notizie locali centropagina.it.
E così, con quei cartelli satirici appesi al collo riferiti ad avvenimenti di politica e attualità e il cappello lanciato in aria e poi ripreso durante il rosso, Tiziano Pellonara era dovuto tornare a chiedere l’elemosina agli automobilisti che si fermano all’incrocio quando la Procura di Ancona ha bloccato gli assegni. Fino alla decisione finale e definitiva da parte dei giudici di restituire la vincita al clochard che ora può finalmente dire addio a quella vita di stenti.
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