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In Art Winter, tutto esaurito al Medoc di San Benedetto per la serata dedicata all’Abruzzo – Riviera Oggi

In Art Winter, tutto esaurito al Medoc di San Benedetto per la serata dedicata all’Abruzzo – Riviera Oggi

By Redazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Tutto esaurito domenica 29 gennaio, al pub Medoc di San Benedetto del Tronto per il primo appuntamento di “In Art Winter”, una delle due sezioni in cui si articola quest’anno la V edizione di “In Art”, la rassegna letteraria e musicale a cura dell’associazione culturale Rinascenza, con la direzione artistica di Annalisa Frontalini.

Ospiti della serata dal titolo “Luci e ombre di una terra forte e gentile”, interamente dedicata all’Abruzzo, sono stati il professore e scrittore Stefano Redaelli, che ha presentato il libro “Ombra mai più” (Neo edizioni) e il cantautore Nicola Pomponi, in arte Setak (voce e chitarra)  che, accompagnato da Nazareno Pomponi (voce e tastiere), si è esibito nel concerto “Canzoni a fondo perduto”. Ha dialogato con loro l’avvocato e poeta Gianni Balloni.

In questa occasione, è stata inaugurata la mostra fotografica “Natura umana” dello psicologo e fotografo Andrea Salvucci, che farà da cornice a tutti gli incontri di In Art presso il pub Medoc. L’esposizione raccoglie una serie di scatti che prendono spunto dalla storia di una giovane coppia che ha rilevato alcune terre incolte nella campagna marchigiana per dedicarsi alla loro rigenerazione, progetto che nel tempo si è esteso e quelle terre sono diventate anche luogo di incontro dove amici, collaboratori e volontari provenienti da tutto il mondo cercano un’esperienza di profonda condivisione di vita naturale. Protagonista della mostra è proprio l’esperienza di piena sintonia che i ragazzi hanno con la natura e il senso di benessere profondo e appagante che scaturisce da questa simbiosi prolifica e sana.

Il romanzo presentato da Radaelli, “Ombra mai più”, segue “Beati gli inquieti”: “questi due romanzi raccontano il dentro e il fuori dei luoghi di cura, da cui il protagonista non vuole più andarsene perché vi scopre un mondo di onestà e sensibilità – ha spiegato l’autore, sottolineando che la follia fa emergere, oltre al lato fragile che tutti noi abbiamo, anche l’aspetto liberatorio, umano, intatto, onesto. “I folli sono costretti a conoscere il fondo delle esperienze e delle emozioni –ha aggiunto. “Dicono sempre la verità, sono uomini liberi”. Un racconto ricco di suggestioni, in cui si alternano luci e ombre, con i loro risvolti negativi e positivi: l’ombra della vergogna perché si è additati come folli e l’ombra del platano che cura e protegge; la luce del mondo fuori, apparentemente sano, ma anche quella del mondo “dentro”, dove tutto viene percepito senza filtri e armature e porta, quindi, a una dimensione di spiritualità che rivela bagliori di verità.

Coinvolgente ed entusiasmante il concerto di Setak, in cui l’artista, insieme al fratello maggiore, ha proposto brani del suo repertorio, tutti in dialetto abruzzese, attraverso i quali racconta le sue esperienze di vita e, con il suo sguardo personale, offre uno spaccato della società odierna. È un canto quasi sussurrato il suo, come in punta di piedi, in cui le asperità del dialetto abruzzese vengono smussate e attutite, dando forma a una lingua che non è soltanto strumento veicolatore di messaggi, ma si fa poesia in musica. Melodie le sue, che attingono, come lui stesso ha dichiarato, a tutte le sue esperienze musicali pregresse, soprattutto alla musica pop, ma che qui si caricano di originalità e di colore per trasmettere emozioni universali. “La scelta di cantare in dialetto è stata dettata dall’esigenza di fare qualcosa di completamente mio – ha affermato il cantautore. “Cantare in dialetto è il modo migliore per sentirmi veramente libero e sincero”.

Il prossimo appuntamento di “In art winter” sarà sempre al pub Medoc di San Benedetto del Tronto venerdì 3 febbraio alle ore 18,30 con Fabio Stassi, che presenterà il libro “Mastro Geppetto” e, a seguire, in Prima nazionale, lo spettacolo “Vrascadù. Un’affabulazione sentimentale” con Gianni Iorio al bandoneón e Fabio Stassi alla voce recitante,

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