Gli approfondimenti sulla Direttiva Europea Energetica: Lagarde, Kristersson, Meloni, Fratin, Foti, Molinari e Crisafi – Agenpress
18 Gennaio 2023
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AgenPress. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, appena insediato, al Consiglio UE del 25/10/22 ha fatto presente: “per quanto riguarda l’articolo sugli edifici residenziali esistenti, la proposta della Presidenza rappresenta un compromesso, un equilibrio, tra ambizione e fattibilità, uno spirito che possiamo accettare”.
La Bce «sostanzialmente condivide» la direttiva europea sulle direttive per la realizzazione di case ad alto tasso di efficientamento energetico, giudicata sulla base delle conseguenze per la politica monetaria e la supervisione bancaria.
Ma allo stesso tempo, Francoforte, in un parere ufficiale firmato dalla presidente Christine Lagarde, ha espresso «preoccupazioni» riguardo alla metodologia per la definizione delle nuove classi energetiche (Epc, Energy Performance Certificates) e ha chiesto «un maggiore grado di armonizzazione nell’Unione».
Durante la sessione del 16-19 gennaio 2023 a Strasburgo si è riunita la Plenaria alla presenza del Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola; sono stati presentati le quattro priorità del semestre di presidenza Svedese della UE da parte del Primo Ministro Svedese Ulf Kristersson.
In tale contesto vi è stato l’intervento di Ciaràn Cuffe Membro della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento Europeo e relatore della direttiva energetica che ha dichiarato di augurarsi delle trattative proficue.
In merito alla direttiva energetica hanno formalizzato le rispettive richieste sia Tommaso Foti, Primo Firmatario Risoluzione n. 7/00025 del 16.01.23 della Camera, sia Riccardo Molinari Primo Firmatario Mozione n. 1/00038 del 16.01.23 della Camera.
Proseguono gli approfondimenti da parte degli esperti del Governo presieduto da Giorgia Meloni affinché possa essere migliorata la direttiva durante l’iter.
Paolo Crisafi, Presidente di Remind si è espresso sulla necessità di tempistiche e politiche strutturali all’interno di un piano di sviluppo sostenibile basato su un equilibrio tra aspetti economici, energetico-ambientali e sociali.
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