Gianluca Quacquarini, presidente Anppia: «Le Parole di La Russa sono vergognose» – Cronache Ancona
2 Aprile 2023
ANCONA – Le dichiarazioni sono in risposta a quelle del presidente del Senato
di Antonio Bomba
A ore di distanza dalle dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa sui fatti via Rasella, arriva la risposta del presidente della federazione Ancona e Marche dell’Anppia, l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, Gianluca Quacquarini.
«Le parole di La Russa – dichiara Quacquarini – su Via Rasella sono un atto di revisionismo senza precedenti. La seconda carica dello Stato non può confondere le vittime con i carnefici. Semplicemente vergognoso».
Ma cosa è successo di preciso? Alcuni giorni fa Ignazio La Russa commentando l’azione partigiana avvenuta per l’appunto in via Rasella, a Roma, contro i nazisti al tempo dell’occupazione della capitale, arrivò a definire quanto accaduto «Una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati, e non nazisti delle SS».
In giornata il presidente del Senato ha tuttavia chiesto scusa per le sue parole sostenendo che «Ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio. Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo. Pertanto – conclude La Russa – fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente e in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi per sentirsi offeso».
Ricordiamo che, in risposta all’azione partigiana, i tedeschi decisero di vendicarsi perpetrando il purtroppo famoso eccidio delle Fosse Ardeatine, dove vennero giustiziate sommariamente 335 persone.
E oggi in visita ad Ancona per supportare la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra Daniele Silvetti, anche il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani ha detto la sua sul tema: «Non c’è da politicizzare la resistenza né in un senso né in un altro. La resistenza e la lotta contro l’invasore è un patrimonio dell’Italia di tutti. Sono stati protagonisti i nostri militari, i partigiani cattolici, liberali, monarchici e di sinistra».
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