Scopri le eccellenze alimentari della tavola (Clicca sul logo)

Giacomo Poretti: “grazie ad una suora ho capito cosa voleva dire essere un bravo infermiere”.

Giacomo Poretti: “grazie ad una suora ho capito cosa voleva dire essere un bravo infermiere”.

By Redazione

L’attore comico lombardo Giacomo Poretti: “grazie ad una suora ho capito cosa voleva dire essere un bravo infermiere”.

Giacomo Poretti, noto attore comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, con un passato da infermiere alle spalle sa cosa vuol dire prendersi cura di un Paziente: “curate i malati come amici, ma non voletegli bene come se lo fossero”. Usate pure l’empatia, ma ricordatevi che siete dei professionisti sanitari.

Questo slogan Poretti lo ha appreso direttamente da una suora, una caposala, e ne ha fatto tesoro. Lo ha ribadito più volte ad una trentina di studenti infermieri della Fondazione “Sacra Famiglia”.

Dallo scorso settembre Fondazione “Sacra Famiglia” è diventata sede didattica del Corso di Laurea in Infermieristica, a seguito di una convenzione siglata con l’Università degli Studi di Milano, un’iniziativa che conferma il suo impegno in campo formativo e nello sviluppo di collaborazioni che favoriscano la crescita professionale e personale degli operatori e l’innovazione dei servizi per bambini, adulti e anziani affetti da disabilità gravi e gravissime.

“Oggi il rapporto con il vostro vero ‘datore di lavoro’, che è il malato. Per ciascuno sarà un’esperienza diversa, ma la cosa più importante che scoprirete sul campo, in reparto, è che questo lavoro senza la relazione umana rischia di diventare freddo, distante”. Con queste parole l’attore comico si è rivolto ai trenta studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Statale di Milano, che cominciano oggi il loro tirocinio. Il corso ha sede al Centro di Formazione Moneta di Sacra Famiglia e il tirocinio formativo si svolgerà proprio nelle strutture sociosanitarie della Fondazione e nel suo ospedale, la Casa di Cura Ambrosiana.

“La difficoltà maggiore di questa professione è che quando entri in rapporto con il malato e il malato non ce la fa, la prima volta è un trauma. Ricordo che la prima volta che capitò a me la mia caposala, che era una suora, mi diede tre giorni di ferie e un consiglio: devi curare i malati come amici, ma non affezionarti a loro come se lo fossero, altrimenti in certi reparti rischi di perdere un amico alla settimana. Anche a voi capiterà di affezionarvi ai pazienti, ma dovrete imparare a stare in bilico tra curarlo come un amico e non volergli bene allo stesso modo. In questo equilibrio tra cinismo e affetto sta, forse, la maggiore difficoltà di questa professione” – ha ricordato Poretti, che è stato per undici anni infermiere presso l’Ospedale di Legnano, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80.

Poretti ha ingaggiato un vero e proprio confronto con i 30 studenti infermieri, cercando di dare risposte a ciascuno di loro.

All’appuntamento didattico erano presenti il direttore del Centro di Formazione Moneta, Alessandro Palladini, la direttrice didattica del Corso di Laurea, Viviana Bersani, i tutor Mariapia Delle Donne e Paolo Giobbi Mancini.

_________________________

AVVISO!

  • Per chi volesse commentare questo servizio può scrivere a [email protected]
  • Iscrivetevi al gruppo Telegram di AssoCareNews.it per non perdere mai nessuna informazione: LINK
  • Iscrivetevi alla Pagina Facebook di AssoCareNews.itLINK
  • Iscrivetevi al Gruppo Facebook di AsssoCareNews.itLINK

Consigliati da AssoCareNews.it:

[the_ad_placement id=”posizione-manuale”]

Acquista prodotti al tartufo di qualità

Ugolini Gourmet

1900cucina – tutte le ricette che desideri

Pasta al tartufo

Compra il miglior caviale

Olio al tartufo

Condimenti al tartufo

Tagliolini al tartufo