FIMEUC: basta violenza sui giovani operatori sanitari.
13 Gennaio 2023
FIMEUC vuole esprimere piena solidarietà nei confronti della giovane dottoressa aggredita durante il turno di continuità assistenziale a Udine lo scorso sabato.
La situazione dei medici nel sistema sanitario pubblico è precaria e pone molti rischi per la loro incolumità fisica e mentale.
I medici, in particolare quelli che lavorano nei servizi territoriali (guardia medica) nei reparti di pronto soccorso e nelle unità di cura intensiva, sono esposti a un alto rischio di aggressioni da parte degli utenti.
I giovani medici
sono particolarmente vulnerabili in questo contesto, poiché spesso si trovano a lavorare senza supporto e supervisione adeguati, esponendosi a rischi per la propria incolumità e talvolta anche per la propria vita.
La precarietà della sicurezza
dei medici è legata alle difficoltà del sistema sanitario pubblico, che soffre di e sovraffollamento e di grave carenza di personale.
La precarietà della situazione
dei medici rappresenta una minaccia per la salute e il benessere dei professionisti stessi e rappresenta un rischio per la qualità delle cure fornite agli utenti.
È importante
che i governi e le istituzioni sanitarie prendano provvedimenti per garantire la sicurezza dei medici e migliorare le loro condizioni di lavoro, riconoscendo il contributo fondamentale che essi danno alla società.
In mancanza di tutele adeguate
non ci saranno più medici disposti a lavorare in condizioni di rischio e, di conseguenza, non ci sarà più un sistema sanitario efficace.
FIMEUC
insiste nei confronti dell’opinione pubblica e della politica affermando che non è più accettabile il ritardo nelle decisioni, che possano creare garanzie, per una maggiore tutela del lavoro dei professionisti e per un bene comune come la salute pubblica. I Sanitari devono poter lavorare in modo sicuro per dare qualità ai servizi.
Oggi in tutta Italia non è cosi
e il sistema sanitario pubblico non riesce a garantire la sicurezza delle cure e del soccorso sanitario.
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