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Erica Mazzetti (FI): “Nessuna spaccatura nel centrodestra” – Agenpress

Erica Mazzetti (FI): “Nessuna spaccatura nel centrodestra” – Agenpress

By Redazione

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AgenPress. Erica Mazzetti, Forza Italia, è intervenuta nella trasmissione “Italia Città Aperta” condotta da Roberta Feliziani in onda su Cusano Italia Tv.

Sulle divisioni nel centrodestra. “Non vedo nessuna spaccatura, non siamo un unico partito, siamo 4 anime distinte, esistiamo da circa 30 anni come alleati ognuno ha le sue peculiarità però siamo complementari e ogni volta ci confrontiamo. Sul salario minimo il centrodestra è unito, non lo accetta, nel 2023 è indegno e vergognoso per le persone. I lavoratori con il salario minimo ci rimetterebbero perché il contratto nazionale del lavoro ha paghe più alte, noi dobbiamo pensare a delle politiche industriali e a creare infrastrutture e tutte quei provvedimenti che aiutano ad avere più posti di lavoro, ad offrire più possibilità agli autonomi a stare meglio, a guadagnare di più e a sostenere gli imprenditori diminuendo il costo del lavoro”.

Riguardo l’adeguamento delle case green. Qual è la posizione di FI?

“La posizione di Forza Italia è molto chiara dall’inizio del provvedimento. Noi siamo assolutamente a favore di efficientare gli immobili ma non perché ce lo impone l’Europa ma perché i nostri cittadini ne hanno necessità, anche per un risparmio sulle bollette. Sono state fatte errori nelle modalità: dovremmo efficientare all’anno 101 mila unità abitative, ogni anno, per raggiungere l’obiettivo: nel nostro paese manca il 65% immobili da efficientare, che devono essere portate in categoria D. È impossibile per il nostro tessuto imprenditoriale e non possiamo accollare l’impegno agli italiani. L’errore che è stato fatto negli ultimi anni, dobbiamo pensare ad una politica industriale con norme chiare e certe che non devono mancare. Si parla dell’insieme di tutto l’immobile ma dobbiamo iniziare a pensare all’efficientamento idrico. Dobbiamo fare una legge strutturale di interesse collettivo ma anche a chi incentiva di più.

La questione dei mutui è molto importante: già diverse banche rifiutano immobili che sono ancora in classe G e da giugno questa sarà una regola: per quegli immobili sarà impossibile accedere ad un mutuo. Non ce lo possiamo permettere”

Se non ci sarà questo adeguamento nella legge c’è scritto che non sarà più possibile affittare o vendere.

“Sembra che non ci sia questo vincolo, come non ci sarà per gli immobili nei centri storici. Ma chi se la prende una casa in classe G che si deve efficientare con altri 50mila euro? La classe D europea non è quella D italiana. Ci vorrà del tempo anche per questo e 7 anni per l’edilizia è pochissimo”

C’è un rischio enorme di svalutazione degli immobili.

“Pare che non dovrebbe essere valido per la nuova direttiva delle case green. Sono sempre più convinta che dobbiamo chiudere con i bonus a pioggia. Il governo ha fatto una grande apertura in questo, dobbiamo mettere al sicuro queste persone. Il centro destra al governo salvaguardia imprenditori, professionisti e cittadini. Dobbiamo metterci di impegno per un piano di incentivi che sia premiante. Dobbiamo trovare una nuova leva fiscale”

Sembra essere in grave crisi una banca tedesca, potrebbe crearsi un effetto domino. Abbiamo un sistema di salvataggio italiano? C’è un rischio per le banche italiane?

“Non ho gli strumenti tecnici per rispondere, ma il governo ha assicurato che le banche italiane sono solide. Purtroppo abbiamo già l’esperienza del 2008. Ma credo che gli italiani possano stare tranquilli. Faremo il possibile affinché gli italiani non abbiano danni. Sono certa che dagli errori si trovino delle soluzioni”

Il reddito di cittadinanza è stato abbassato, la manovra è stata criticata, questo ripristino del RDC va verso un’occupazione reale?

“Siamo convinti che chi non possa vivere in maniera dignitosa vada aiutato. Il lato umano è fondamentale ma ci sono tanti occupabili. C’è un deficit tra offerta e domanda che va risolto. Ci stanno lavorando le commissioni idonee. L’era dei bonus a pioggia deve finire. Ne stiamo pagando le conseguenze tutti”.

Possiamo dire che durante l’era covid il reddito di cittadinanza sia stato giusto, ma adesso le persone possono essere occupati. Risulta che i 50enni non hanno una specialità e impiegare queste persone è difficile. Su questa categoria di occupabili senza specialità, che idea avete?

“Una persona che non ha disabilità, in 3 anni di reddito di cittadinanza se aveva la volontà di impegnarsi nel lavoro poteva farlo. Questa è una scusa che non regge assolutamente. La cultura italiana non è propensa a questo. Chi fisicamente sta bene a 50 anni va a formarsi e fare quello che c’è necessità di fare. Dobbiamo anche pensare che il lavoro fisso sotto casa non esiste più per nessuno”

Conte dice che con le modifiche al RdC la criminalità salirà.

“Sono disgustata. Soprattutto perché lui è stato presidente del consiglio. Noi siamo rappresentanti del popolo e non possiamo permetterci di fare certe dichiarazioni. Questo è un incitamento a delinquere ed è inaccettabile una dichiarazione simile”

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