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Ecco il Manifesto di Firenze. Medici e Infermieri dell'Emergenza-Urgenza firmano patto di alleanza.

Ecco il Manifesto di Firenze. Medici e Infermieri dell'Emergenza-Urgenza firmano patto di alleanza.

By Redazione

Siglato oggi il cosiddetto Manifesto di Firenze. Medici e Infermieri dell’Emergenza-Urgenza firmano patto di alleanza.

Ben 18 società scientifiche Mediche ed Infermieristiche (ma a che volontari e soccorritori) hanno siglato oggi a CEU 2023 il cosiddetto Manifesto di Firenze. Si tratta di un documento con cui si riconoscono le reciproche competenze e valenze professionali nell’interesse ultimo del Cittadino-Assistito.

Manifesto di Firenze sull’Emergenza-Urgenza.

Per l’area dell’Emergenza Urgenza Sanitaria. Per il futuro di un sistema di emergenza-urgenza sanitaria nazionale equo esostenibile e al fine di rispondere ai bisogni della cittadinanza in termini di eccellenza, equità del servizio e sua standardizzazione.

Per garantire le opportune implementazioni delle competenze nelle professioni, il riconoscimento di tutte le figure, lo sviluppo dei nuovi modelli organizzativi e di monitoraggio, l’implementazione dei sistemi tecnologici, ma soprattutto, a garanzia della qualità e della sicurezza del servizio e della sua sostenibilità e integrazione con il sistema ospedaliero,

A due anni dalla Carta di Riva, documento condiviso ai massimi livelli tra tutti gli attori principali del sistema di emergenza urgenza sanitaria, si intendono riaffermare i principi in essa contenuti e tracciare le condizioni necessarie alla riforma del sistema.

I firmatari del presente MANIFESTO
convengono nell’individuare come fattori necessari all’evoluzione del sistema:

1. Implementare una rete di soccorso gestita per livelli di complessità della
risposta sanitaria, creando una reale integrazione tra la rete ospedaliera e
la rete territoriale (D.M. 70 e 77);
2. Implementare su tutto il territorio nazionale il Numero Unico di
Emergenza 1.1.2., come già stabilito dalla Legge 124/2015;
3. Istituire un coordinamento di livello regionale, con funzione di governo
clinico e gestione organizzativa, delle centrali operative sanitarie (PSAP2),
con relativo superamento dell’attuale frammentazione a livello nazionale e
regionale;
4. Inserire nell’ambito del sistema di coordinamento e governo regionale
sopra menzionato la risorsa Elisoccorso, prevedendo standard aeronautici, tecnico-logistici, operativi e formativi condivisi, anche in ambito di operatività extraregionale;
5. Procedere verso una capillare ottimizzazione dei sistemi tecnologici,
oggi estremamente difformi, al fine di consentire la trasmissione e la
condivisione di dati e immagini nonchè una agevole attività di valutazione e monitoraggio dei sistemi e delle relative prestazioni;
6. Standardizzare, a livello nazionale, le indicazioni relative alla tipologia di mezzi di soccorso impiegati in emergenza urgenza, le relative dotazioni (apparati tecnologici, dispositivi medicali e farmaci) e la composizione degli equipaggi;
7. Individuare e attuare percorsi per ovviare alla grave carenza di personale medico con strategie mirate al reclutamento di specialisti (MEU e ARTID), valorizzando l’identità e la formazione del medico specialista in Medicina di Emergenza Urgenza, attraverso un curriculum omogeneo sul territorio nazionale che si rifaccia alle competenze certificate dalle
Società Scientifiche nazionali ed internazionali, anche per l’emergenza
urgenza pediatrica;
8. Garantire in fase transitoria la presenza su tutto il territorio nazionale delle competenze di cui sopra, anche attraverso interventi formativi mirati su figure professionali di differente derivazione;
9. Colmare l’attuale carenza di personale infermieristico attraverso un’attività di programmazione puntuale nell’ambito della Laurea infermieristica e una valorizzazione delle competenze infermieristiche avanzate, istituendo la Laurea Magistrale ad indirizzo clinico in Emergenza Urgenza;
10. Contrattualizzare tutto il personale medico e infermieristico nell’alveo del
SSN, prevedendo per questi professionisti un sistema specifico incentivante;
11. Applicare nelle realtà operative quanto già previsto dalle normative su
Triage, Osservazione Breve (OBI) e piani di sovraffollamento;
12. Organizzare il lavoro di Pronto Soccorso per percorsi, attivando strategie per velocizzare la gestione intra ed extraospedaliera dei codici minori (Fast Track e See and Treat), valorizzando la funzione e le strutture della Medicina del Territorio;
13. Rendere operativo e omogeneo quanto previsto dal D.M. 77/2022 (rispetto PNRR M6) in materia di implementazione del NEA 116117 su tutto il territorio nazionale, al fine di prendere correttamente in carico i bisogni di assistenza non urgente della cittadinanza;
14. Riconoscere a livello legislativo le figure del soccorritore e dell’autista
soccorritore e stabilirne gli opportuni percorsi formativi, valorizzando ed
integrando il ruolo delle reti nazionali del volontariato. Standardizzare
l’iter formativo e l’operatività della figura del soccorritore e dell’autista
soccorritore e integrare in maniera operativa e omogenea il volontariato
nel sistema di emergenza pre ospedaliera;
15. Definire a livello legislativo la figura dell’operatore tecnico della centrale operativa, attingendo in via esclusiva a personale dipendente del S.S.R.;
16.Implementare servizi di psicologia dedicati al personale operante
nell’area di emergenza urgenza, al fine di prevenire burn out e disturbi da
stress lavoro correlati;
17.Individuare metodiche standardizzate di risposta a eventi di maxiemergenza, pre ospedaliera, intra ospedaliera e relativa ai grandi eventi;
18. Adottare un sistema di finanziamento coerente derivante da criteri
uniformi sul territorio nazionale, applicati alla programmazione regionale e delle province autonome;
19. Istituire un organismo di verifica e indirizzo, con l’obiettivo di realizzare la riforma del Sistema, in seno al Ministero della Salute, con il concorso di Società Scientifiche di settore e Regioni;
20. Individuare per tutto il territorio nazionale, indicatori standardizzati di
monitoraggio, sia di esito che di processo.

I firmatari di questo Manifesto, professionisti, società scientifiche e
associazioni,

SI IMPEGNANO

a lavorare insieme alla riforma del sistema, ognuno nelle rispettive aree di competenza, per giungere a un disegno di legge adeguato che superi le frammentazioni e le differenze e accolga e declini nel modo più opportuno ed efficace le istanze tecnico-professionali, fornendo alle Regioni un’organizzazione attuabile e sostenibile e ai Cittadini utenti un servizio sanitario che garantisca standard di elevato livello aggiornati alle linee guida e al progresso tecnologico.

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