Scopri le eccellenze alimentari della tavola (Clicca sul logo)

Concorso da primario a Torrette, «scaricabarile di Saltamartini, dà la colpa al dg ma è l’ispiratore politico» – Cronache Ancona

Concorso da primario a Torrette, «scaricabarile di Saltamartini, dà la colpa al dg ma è l’ispiratore politico» – Cronache Ancona

By Redazione

IN CONSIGLIO REGIONALE ennesimo faccia a faccia tra l’assessore alla Sanità e il dem Romano Carancini che ha presentato un’interrogazione: «Una volta “smascherata” la bugia, ha fatto come i bambini che mostrano le mani sporche di marmellata, ma dicono che non l’hanno toccata». Si è parlato anche del problema cinghiali ad Ancona. Finanziata la legge che istituisce la “Giornata Carlo Urbani”

4 Aprile 2023 – Ore 19:17

Print Friendly, PDF & Email

Carancini-2-325x254

L’interrogazione presentata da Romano Carancini (Pd)

di Francesca Pasquali

Nuovo botta e risposta in Consiglio regionale sul concorso per il primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. L’assise si è aperta con la “reprimenda” del presidente, Dino Latini, che ha stigmatizzato «ogni atteggiamento inadeguato al contesto, al ruolo, alla funzione compiuti e svolti» e assicurato che «ogni violazione, pur minima, non sarà più tollerata». Gli ultimi consigli, infatti, sono stati particolarmente accessi. Numerose le scaramucce tra i membri dell’amministrazione regionale. Ma, martedì scorso, si è andati oltre. Con il consigliere di Civici Marche, Giacomo Rossi, che si è rivolto alla collega del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, dicendole: «non rompere i cogli***», per poi scusarsi. Un’escalation di violenza verbale alla quale Latini ha voluto mettere un freno.

Saltamrtini

La risposta dell’assessore regionale Filippo Saltamartini

In Consiglio è andato in scena l’ennesimo faccia a faccia tra Romano Carancini e Filippo Saltamartini. Il consigliere del Partito Democratico, primo firmatario di un’interrogazione del gruppo dem, ha chiesto di nuovo numi sul concorso per il primario del Pronto soccorso dell’ospedale regionale, il cui nuovo bando è stato pubblicato il 16 marzo, dopo la revoca del primo. Atto che, per l’assessore alla Sanità, «rientra integralmente nelle prerogative dell’Azienda sanitaria di Torrette». «Un’eventuale ingerenza da parte degli organi politici per quanto riguarda le procedure concorsuali – ha detto Saltamartini – potrebbe configurare ipotesi di reato».

Al vetriolo, la risposta affidata ai social da Carancini. «Con una nuova giravolta – ha scritto –, Saltamartini cambia le carte in tavola e oggi scarica la responsabilità sul direttore generale di Torrette, Armando Gozzini».

«Dopo aver sostenuto per giorni, mentendo, che la vera causa dell’azzeramento del concorso fosse riconducibile a una nuova legge statale, una volta “smascherata” la bugia, ha fatto come i bambini che mostrano le mani sporche di marmellata, ma dicono che non l’hanno toccata», ha incalzato il consigliere dem. Per il quale, «Saltamartini è il responsabile politico del “pasticciaccio”» che «lascia sulle spalle del più importante ospedale delle Marche l’opacità di un’importante procedura amministrativa che ne scalfisce la reputazione e la credibilità». «Ci sono due notizie da dare – ha concluso Carancini – la prima è che il governo regionale è oramai in piena “confusione sanitaria”, la seconda è che l’assessore alla Sanità non fa più notizia e questo è quello che deve preoccuparci».

In Consiglio, Saltamartini aveva ribadito che la ragione del nuovo bando sta in una legge entrata in vigore lo scorso 27 agosto, quattro giorni dopo la pubblicazione del primo, che «ha stabilito che la commissione esaminatrice dovesse garantire la parità di genere e che possono essere nominati nei concorsi per direttore di Unità operativa complessa solo i primi classificati». L’assessore aveva anche spiegato che «non è violata la posizione giuridica soggettiva di chi ha partecipato al (primo) concorso». «Una menzogna», per Carancini. «A Torrette – aveva replicato – si è consumata una grave illegalità di cui Saltamartini è responsabile e ispiratore politico».

cinghiali-borgo-rodi

Cinghiali nel quartiere Borgo Rodi, in centro ad Ancona

In Consiglio, oggi, si è parlato anche di cinghiali, che ad Ancona stanno diventando un problema. Con avvistamenti ravvicinati e frequenti che si susseguono da settimane. Ma la Regione non può fare niente perché la competenza è dello Stato. L’ha detto l’assessore alla Zootecnia, Andrea Maria Antonini, rispondendo a un’interrogazione del Partito Democratico. «La Regione – ha spiegato – ha competenza solo sul territorio agro-silvo-pastorale, escludendo le aree urbanizzate. È evidente che c’è un vuoto normativo che la Regione ha cercato di colmare nel 2021 con un protocollo di intesa con tutti gli attori con competenze tecniche in materia e stanziando 70mila euro, nel 2021 e 2022, per acquistare, per i Comuni, attrezzature di prevenzione e gabbie di cattura». «Se vero che il Comune non ha competenze – ha aggiunto Antonini –, può sempre intervenire in caso di rischi per la pubblica incolumità».

Antonini-1-325x250

L’assessore Andrea Maria Antonini

Ed è quello che sta facendo, secondo Antonio Mastrovincenzo, primo firmatario dell’interrogazione. «Il Comune ha mantenuto i suoi impegni, pur non avendo competenze specifiche e risorse, e sta lavorando su interventi indiretti, come le bonifiche di aree che non fanno parte del verde urbano, recinzioni di siti sensibili, interventi sull’igiene urbana e sui rifiuti, pulizia dei fossi e dei canneti nelle zone periurbane», la risposta del consigliere dem. «Auspichiamo – ha aggiunto – una rapida approvazione della proposta di legge, il potenziamento della Polizia provinciale, in termini di organico e risorse, ma anche un maggior potere da dare ai sindaci in termini di ordinanze, per affrontare un fenomeno che sta creando tanto disagio nella popolazione».

Baldelli

L’assessore Francesco Baldelli

Altro tema all’ordine del giorno il futuro dell’ex Assam di Ancona, lo stabile di via Alpi in disuso dal 2010 «per la presenza di amianto». La Regione l’ha inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2023-2025 e ha stimato in 1,6 milioni la somma necessaria per «la completa rimozione di tutti i materiali». L’ha fatto sapere l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Baldelli, che ha risposto a un’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia, Marco Ausili. L’edificio – ha detto l’assessore – «è stato sottoposto a un periodico monitoraggio ambientale per verificare l’eventuale presenza di fibre di amianto aerodisperse, che non sono state rivenute». «L’amministrazione regionale – ha proseguito Baldelli – ha ritenuto opportuno un complessivo intervento di bonifica, per eliminare ogni rischio, anche potenziale, per il quale è stata avviata la progettazione». Un intervento che, per Ausili, «può far intravedere al quartiere un futuro migliore», visto che «dal 2010, in quella porzione di città si è sviluppato un degrado crescente a causa dello stabile rimasto senza un utilizzo chiaro. Una presenza che ha degradato il quartiere e la vita di chi ci insiste».
Finanziata, infine, la legge n. 42 del 2020 che istituisce la “Giornata Carlo Urbani” con uno stanziamento uno 30mila euro nell’assestamento di bilancio 2023-2025. La mozione del Pd, con primo firmatario il consigliere Mastrovincenzo, è stata approvata all’unanimità dall’assise.

«Sanità, la Lega vuole far fuori Saltamartini Il primario del pronto soccorso a Torrette? C’è il dubbio di un concorso ad personam»

Il faccia a faccia con cinque cinghiali che scorrazzano a Borgo Rodi (Video)

Concorso da primario a Torrette «Saltamartini ha detto il contrario di quanto scritto nella delibera regionale»

Torrette, pronto soccorso senza primario: manca da 3 anni e il bando è da rifare. «Il problema è una nuova norma»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

[the_ad_placement id=”posizione-manuale”]

Acquista prodotti al tartufo di qualità

Ugolini Gourmet

1900cucina – tutte le ricette che desideri

Pasta al tartufo

Compra il miglior caviale

Olio al tartufo

Condimenti al tartufo

Tagliolini al tartufo