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Chantal Bomprezzi: «Nel Pd regionale serve discontinuità, non la rottamazione» – Cronache Ancona

Chantal Bomprezzi: «Nel Pd regionale serve discontinuità, non la rottamazione» – Cronache Ancona

By Redazione

ELEZIONI: La senigalliese, candidata alla segreteria marchigiana, si è presentata alla sede Dem di Ancona, proponendosi come rappresentante di una squadra e non come leader

28 Gennaio 2023 – Ore 17:53

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Chantal Bomprezzi e la sua squadra presentano la propria candidatura alla segreteria regionale del Pd

di Antonio Bomba

Discontinuità ma senza alcuna rottamazione. Anzi, l’aiuto di ogni dirigente esperto è ben accetto.
Questa in ampia sintesi la tesi di Chantal Bomprezzi, candidata alla segreteria regionale del Partito Democratico alle elezioni del 26 febbraio che si è presentata questa mattina alla sede di Ancona.
È lei che rappresenterà la cosiddetta linea giovane del partito, la cui mozione prende il nome di ‘Casa Pd Marche’, che come detto non ha alcuna intenzione di ‘eliminare’ la vecchia classe politica ma anzi punta su un patto intergenerazionale. Per lei e il suo gruppo, il Pd dovrà tornare ad essere una casa in cui tutti hanno un ruolo e fanno la loro parte. Indispensabile l’ascolto dei problemi della popolazione e poi tre parole chiave: innovazione, inclusione e sostenibilità.
Chantal Bomprezzi è consigliere comunale a Senigallia, ha 32 anni ed è iscritta al partito dal 2010.
Non si definisce una leader o che, ma solo la rappresentante di un gruppo di 24 persone, al lavoro da mesi e presentatasi ufficialmente il 21 gennaio alla casa del Popolo di Jesi, una squadra di giovani pronta ad accogliere chiunque voglia far parte di questa nuova avventura indipendentemente dall’età e dall’esperienza maturata.

Chantal Bomprezzi con la brochure del proprio programma

«Il nostro – inizia a spiegare Bomprezzi – è un progetto che poi è sfociato in una candidatura. Dopo la sconfitta alle elezioni regionali del 2020 il partito ha sofferto di un periodo di immobilismo complici la pandemia e contingenze varie. Vi è un buco generazionale – spiega quale secondo lei è un problema nel proprio partito – nella classe dirigente tra gente esperta e chi è alle prime esperienze politiche locali. Manca una classe di mezzo. Quindi ci siamo detti, cerchiamo di unirci a un tavolo tutti assieme per fare una proposta concreta. L’idea di una candidatura è venuta soltanto dopo. Avevamo lanciato anche un appello alla classe politica regionale. Fuori si aspettano un segnale di discontinuità che non significa rottamazione. Abbiamo pertanto chiesto la disponibilità a mettersi a nostro fianco per accompagnarci in questo processo. Al di là dei personalismi. Abbiamo così chiesto un patto intergenerazionale. Anche perché, occorre ricordarselo bene, il nostro avversario politico è la destra non qualcuno all’interno. Inoltre dobbiamo combattere il populismo che è nemico dei nostri valori».
«Le persone – va avanti Bomprezzi – hanno voglia di fare politica di partecipare, di essere ascoltati e di dire anche la loro opinione. Che il Partito Democratico torni un luogo dove ci si può confrontare. Pertanto, le nostre linee guida, i nostri valori, sono che il Pd sia innovativo, inclusivo, sostenibile. Non per ultimo – conclude – puntiamo al recupero delle personalità civili di alto profilo che guardano con interesse alla nostra area politica e alle nostre idee».
La parola è poi passata ai rappresentanti delle varie province anche se, per motivi personali, mancava quello di Ascoli Piceno.
Marco Belardinelli di Macerata ha tenuto a spiegare che: «Inclusività significa ascoltare tutte le persone e comprendere le diversità che vi sono di territorio in territorio nella nostra regione. Penso poi temi come i nuovi tipi di imprenditorialità e la sostenibilità».

a destra Dorotea Vitali, rappresentante fermana della mozione “Casa Pd Marche”

Dorotea Vitali di Fermo invece si sofferma a considerare che «La grande presenza vista a Jesi il 21 gennaio è già di per se una vittoria. Importante sarà approfondire i temi del lavoro, con l’indicazione di un salario minimo e della sanità, quest’ultima distrutta dal governo regionale di destra. Infine, sono convinta che l’elezione del segretario nazionale (per cui si voterà lo stesso giorno, del regionale, ndr) non influirà sul voto locale. Siamo molto uniti».
Andrea Belegni di Ancona: «Ringrazio tutti per il supporto datomi nell’immaginare un partito nuovo con un’immagine e un percorso diverso rispetto alle classiche dinamiche interne. Quel modello non era più sostenibile. Occorrono nuove chiavi di lettura e capacità. Il tema centrale, a mio modo di vedere, era e resta quello delle linee programmatiche. Perché lo stiamo vedendo anche adesso con la destra: c’è una mancanza completa di visione per il lungo periodo. Penso quindi che il miglior modo per fare opposizione sia indicare una linea programmatica e di proposte per il medio e lungo periodo».
Ha concluso gli interventi Andrea Salvatori di Pesaro: «Vi è l’esigenza nel Pd che ci si inizi a rivedere e a convocare riunioni e assemblee. Gli iscritti, o i semplici simpatizzanti, hanno bisogno di questo che tanto è mancato a livello regionale negli ultimi tempi. Il partito ha bisogno di noi. Cercava forze fresche e tematiche differenti. Ma allo stesso tempo non abbiamo alcuna pretesa di dire “questa è roba nostra”, vogliamo il contributo di tutti perché siamo una squadra».
Bomprezzi ha poi spiegato che alcuni dirigenti esperti hanno accolto la loro proposta pur non volendo indicare nomi perché «Non è questa la questione, non facciamo una lista perché occorre cambiare atteggiamento. Si perderebbe il focus altrimenti. Prima i temi poi le persone». In merito va però detto che a fine riunione è arrivato nella sede di piazza Stamira l’ex sindaco di Ancona Fabio Sturani che si è intrattenuto a parlare con la candidata.

Il gruppo ‘Casa Pd Marche’ al completo

Infine Belegni, sulle imminenti elezioni comunali di Ancona che vedranno il Pd appoggiare Ida Simonella eletta candidata sindaco dopo delle primarie di coalizione che «È la peculiarità del nostro partito essere diviso a metà. Ma dopo un periodo di confronto occorre fare la sintesi e poi si va tutti uniti nell’identità. Questo lo stiamo dimostrando con i fatti».
Ricordiamo che Chantal Bomprezzi avrà come sfidante Michela Bellomaria, attuale vice sindaco di Cerreto d’Esi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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