Bastione di San Pietro danneggiato: «E' il ruolo nobile del Comune a cadere a pezzi» – Cronache Ancona
2 Febbraio 2023
Fabio Barigelletti, noto appassionato di storia della nostra città ed ex presidente del Circolo Il Pungitopo: « Se in punta di diritto il Comune può ritenersi estraneo alla vicenda, non può però considerarsi tale dal punto di vista politico». Poi, altri esempi quali le mura del Campo Trincerato; quelle ottocentesche in via Circonvallazione e la Lunetta Santo Stefano. Ma non solo
Sempre più danneggiato il bastione di San Pietro.
Le mura, che si trovano nel centro cittadino, risultano avere crepe e fessure che continuano a formarsi o ad aprirsi.
Un problema portato in consiglio comunale, nei giorni scorsi, dal consigliere Diego Urbisaglia di ‘Progetto Ancona Ambiente-Quartieri-Sport’.
Eppure, passeggiando e osservando Ancona, il problema non sembrerebbe riguardare solo queste.
«E’ notizia recente l’allarme destato nei residenti di San Pietro dallo sgretolamento dell’omonimo secentesco Baluardo – scrive a Cronache Ancona Fabio Barigelletti, noto appassionato di storia della nostra città ed ex presidente del Circolo Il Pungitopo -. L’Assessore comunale alle manutenzioni ha prontamente replicato, rimpallando ai privati proprietari del monumento ogni eventuale responsabilità. Se in punta di diritto il Comune può ritenersi estraneo alla vicenda – prosegue -, non può però considerarsi tale dal punto di vista politico. L’atteggiamento pilatesco dietro il quale anche in questa occasione si sono trincerati, infatti, denota una perdita di percezione, da parte degli amministratori, del loro ruolo politico. Ciò li fa somigliare più a bottegai attenti solo al proprio microscopico mondo e ansiosi di schivare qualsiasi cosa che possa minacciare i soldi di casa. Per capire in concreto di cosa si parla, illuminante può essere un esempio: se il Comune anni fa non avesse assunto il ruolo di regia e non avesse messo intorno a un tavolo tutti i proprietari e concessionari del mosaico di appezzamenti di cui si compone il territorio dell’attuale Parco del Cardeto, esso oggi non esisterebbe. In altre parole – spiega -: se l’Amministrazione dell’epoca avesse applicato lo stesso criterio con cui quella attuale scansa il problema del Baluardo San Pietro sventolando una visura catastale, oggi i cittadini non potrebbero fruire del maggiore e più suggestivo parco del centro storico».
Barigelletti continua dicendo che «forse il Comune dovrebbe tornare a ricordare quelle responsabilità morali di cui è investito in quanto parte dello Stato, il quale esiste per scopi ben più nobili rispetto all’ossessione ragionieristica per i meri aspetti giuridici e contabili. In città peraltro – fa notare – si contano purtroppo molti altri monumenti che si stanno sgretolando per l’assenza di cure agli stessi e alla vegetazione che, incontrollata, li fagocita. Basta scendere per via Santo Stefano, tra le tante – porta come esempio -, per constatare come alberi e rampicanti stiano distruggendo le mura del Campo Trincerato, destino che segna anche la Cittadella, le mura ottocentesche in via Circonvallazione e la Lunetta Santo Stefano. E se ne potrebbero citare parecchie altre. Il Comune non è proprietario o concessionario di alcuni o di nessuno di questi monumenti? Bene. Per l’Amministrazione – conclude – è questo già un motivo sufficiente per lavarsene le mani? Male».
Bastione di San Pietro, le mura sono pericolose, chiesta la messa in sicurezza
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