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Avis: dopo il Covid, drastica diminuzione dei donatori «Ma Ancona fa eccezione» – Cronache Ancona

Avis: dopo il Covid, drastica diminuzione dei donatori «Ma Ancona fa eccezione» – Cronache Ancona

By Redazione

EVENTO – Se ne è parlato alla Mole Vanvitelliana nel corso della ‘Festa del donatore’ durante la quale sono stati conferiti i riconoscimenti e premiati quattro nuovi cittadini benemeriti che si sono distinti per numero di donazioni e per anzianità di iscrizione

26 Febbraio 2023 – Ore 15:09

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La ‘Festa del Donatore’ tenutasi alla Mole

di Francesca Pasquali

Il fuggifuggi dalle donazioni è una delle tante conseguenze negative del Covid. In tre anni, dal 2019 al 2022, le Marche hanno perso circa tremila donatori di sangue e plasma. Fa eccezione Ancona, dove l’anno scorso l’Avis comunale ha contato 230 nuovi iscritti e 162 donazioni in più rispetto all’anno prima. In totale, le donazioni sono state 5.856, di cui 3.995 di sangue intero, 1.599 di plasma e 262 di piastrine. Contando i 105 donatori cancellati perché malati o per sopraggiunti limiti di età, quelli effettivi, al momento, sono 3.438.

Numeri snocciolati stamattina alla Mole Vanvitelliana nel corso della ‘Festa del donatore’, tornata in presenza dopo due anni di stop. «Nonostante la cronica mancanza di personale infermieristico e medico che ci ha costretti a ridurre le donazioni alcuni periodi del 2022 e alla partenza, lo scorso maggio, del dottor Riganello, con conseguente riordino del personale medico e inevitabili cambiamenti, siamo riusciti a migliorare i risultati del 2021», ha detto il presidente dell’Avis comunale di Ancona, Saverio Taglioni, che guida l’associazione che vanta 96 anni di vita.

Quella anconetana, si diceva, è un’eccezione. Perché, sul fronte donazioni, l’andamento generale delle Marche è in flessione. Colpa della pandemia, ha spiegato il presidente dell’Avis regionale, Daniele Ragnetti, durante la quale, se da un lato «tutti i donatori di Ancona e delle Marche hanno dato il meglio di sé, insistendo per donare e onorando il loro impegno, quando nessuno voleva entrare nelle strutture sanitarie», dall’altro «ha lasciato i suoi effetti, con la perdita di circa tremila nuove iscrizioni». «Questo – ha detto Ragnetti – ci pone davanti all’impegno di lavorare per mantenere l’autosufficienza di sangue e di plasma». «Il futuro – ha aggiunto – ci impone il tema dell’autosufficienza del plasma, sempre più difficile da raggiungere. Siamo fermi al 70-75% e quello che non viene raccolto in Italia dovrebbe essere richiesto all’estero, con tutti i problemi legati alla qualità che è normale scenda quando il dono non è estremamente volontario».

Saverio Taglioni presidente Avis comunale Ancona

Concetto ripreso da Andrea Vecchi che ha rivolto un appello «per la difesa del sistema nazionale, che deve rimanere pubblico». «È fondamentale che il dono resti volontario e ciò è possibile se la sanità rimane pubblica. Dove non lo è, il dono del sangue viene fatto in maniera diversa e si snatura», ha detto il chirurgo dei trapianti di Torrette e presidente nazionale dell’Associazione nefropatici, trapiantati d’organo e di volontariato.
Una realtà, quella dell’Avis di Ancona, molto radicata nel territorio, con il quale collabora e dal quale trae linfa vitale. Ha ringraziato l’associazione l’assessora ai Servizi sociali del Comune, Emma Capogrossi, per «voler esserci nel momenti del bisogno». «Se oggi si fa fatica a riportare le persone a donare – ha aggiunto – è anche perché c’è un po’ di sconforto. Ci si aspettava che, dopo la pandemia, ci si attrezzasse per dare maggiori risposte ai cittadini sulle questioni di salute e siamo molto delusi».

Carlo Ciccioli consigliere regionale

Per il consigliere regionale Carlo Ciccioli, se la sanità fatica a dare risposte, è «per le difficoltà estreme nel reclutamento del personale, per il tetto di spesa che incastra la Regione e per una serie di norme nazionali ed europee che non ci permettono di fare di più».
Roberto Balerci, Anna Maria Fabbietti, Chiara Giavanrosa e Silvano Santilli sono i quattro nuovi cittadini benemeriti che si sono distinti per numero di donazioni e per anzianità di iscrizione. Gli altri riconoscimenti conferiti sono stati l’ ‘Oro con smerando’, ai donatori iscritti all’Avis da più di quaranta anni e con almeno ottanta donazioni effettuate o con cento donazioni effettuate, l’ ‘Oro con rubino’, dopo trenta anni di iscrizione e almeno sessanta donazioni o 75 donazioni, l’ ‘Oro’, dopo venti anni di iscrizione e almeno quaranta donazioni o cinquanta donazioni, l’ ‘Argento dorato’, dopo dieci anni di iscrizione e almeno 24 donazioni o 36 donazioni, e il ‘Rame’, dopo tre anni di iscrizione e almeno sei donazioni.

Premiati Oro con smeraldo

Premiati ‘Oro con rubino’

Premiati ‘Oro’

I quattro cittadini benemeriti Roberto Balerci, Anna Maria Fabbietti, Chiara Giavanrosa, Silvano Santilli

Il pubblico presente in sala

Emma Capogrossi assessora ai Servizi sociali del Comune di Ancona

Daniele Ragnetti presidente Avis regionale Marche

Il pubblico in sala

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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