«Aumentano i reati commessi da minori, troppo elevato il numero di femminicidi e di incidenti sul lavoro» – Cronache Ancona
28 Gennaio 2023
IL PROCURATORE generale della Corte d’appello Roberto Rossi, in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Tra i minorenni «si registrano un caso di omicidio volontario, 57 rapine, 18 estorsioni e 28 reati contro la libertà sessuale, nonché reati di pedofilia e pedopornografia. Questi ci restituiscono un quadro inquietante del disagio giovanile».
Si terrà domani, al tribunale di Ancona, la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2023. Tra gli argomenti che verranno trattati ci saranno quelli inerenti l’amministrazione della Giustizia nell’era post Covid; la situazione carceraria e le misure adottate per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr, che verranno illustrati dal presidente della Corte d’appello, Luigi Catelli.
Il neo procuratore generale Roberto Rossi, ha anticipato come «il quadro generale relativo all’amministrazione della giustizia riferito alle Procure del Distretto, presenta elementi senz’altro positivi» riferendosi in particolare «ai dati sulla durata media dei procedimenti penali nella fase delle indagini preliminari, che in tutti gli Uffici requirenti risulta in diminuzione, e alla conseguente significativa riduzione del carico di arretrato, anche questo in generale e costante diminuzione». Un risultato che «si è ottenuto soprattutto grazie all’impegno dei magistrati e dei capi degli uffici, i quali hanno saputo organizzare in modo ottimale il lavoro, utilizzando al massimo anche le potenzialità offerte dai vari applicativi ministeriali».
Risultati che secondo Rossi però rischiano «in gran parte di essere vanificati a causa delle ormai croniche carenze di personale amministrativo che rischiano concretamente, ove non si provveda ad una inversione di tendenza in tempi rapidi, di porre gli Uffici di fronte a difficoltà insormontabili. La situazione infatti – aggiunge -, nonostante le politiche assunzionali attuate dal Ministero della Giustizia negli ultimi anni, continua a risultare critica, sia in relazione alla percentuale di scopertura complessiva — che nelle Procure delle Marche supera il 21% – che con riferimento alle carenze relative soprattutto alle figure apicali di dirigenti e direttori»
Per quanto riguarda poi l’analisi dell’andamento delle singole tipologie di reato «non può non segnalarsi come il dato relativo ai femminicidi, alle violenze sessuali ed alle violenze di genere mostri sempre numeri insopportabilmente elevati per un Paese che voglia definirsi civile e culturalmente avanzato: e non può che rimarcarsi la determinazione e l’impegno che magistratura e forze dell’ordine pongono nella repressione di tali odiose forme di criminalità – prosegue -, pur nella consapevolezza che una tale battaglia non potrà mai combattersi e vincersi agendo solo sul piano della repressione penale».
Altro dato sul quale occorre riflettere è quello del «notevole numero di decessi dovuti a violazioni delle norme sulla circolazione stradale, ben 82 nell’anno in considerazione. Fenomeno particolarmente drammatico anche perché – spiega – sempre più spesso vede coinvolte persone di giovane, e talvolta giovanissima età, e che segnala la necessità di insistere quanto più possibile nella formazione ed educazione delle giovani generazioni al rispetto della propria e della altrui vita».
Anche il numero degli «infortuni sul lavoro, compreso quelli mortali – dice -, risulta sempre attestarsi su numeri elevati che non si riesce a ridurre; ed anche in tale settore la pure necessaria e puntuale opera di repressione del fenomeno in sede penale difficilmente potrà da sola invertire tale tendenza se ad essa non si accompagnerà una sempre più pregnante attività di prevenzione da effettuarsi attraverso l’impiego di adeguate risorse sia umane che finanziarie».
Si passa poi a ciò che concerne il mondo minorile. «Il cospicuo aumento dei reati commessi da minorenni e la gravità degli stessi. Si registrano nel periodo un caso di omicidio volontario, 57 rapine, 18 estorsioni e 28 reati contro la libertà sessuale, nonché reati di pedofilia e pedopornografia. Questi – continua – ci restituiscono un quadro inquietante del disagio giovanile».
Il procuratore generale sottolinea poi come «un aspetto sul quale occorre porre sempre la massima attenzione, è quello relativo ai rischi di infiltrazione nel territorio ad opera di associazioni criminali di stampo mafioso: sebbene non si rilevi nel Distretto la stabile presenza di organizzazioni di tale tipo, tuttavia vi sono segnali che impongono di tenere alta la guardia sul punto. In particolare – va concludendo -, da indagini condotte è risultata la presenza nel territorio di soggetti collegati ad associazioni di stampo mafioso, e tale dato, unito alla considerazione che dovranno essere erogati cospicui finanziamenti sia in relazione agli obiettivi del Pnnr sia in conseguenza dei progetti di ricostruzione post-terremoto e di quelli di ricostruzione e messa in sicurezza delle zone di recente colpite dalle gravi esondazioni, porta a ritenere significativo il rischio di infiltrazione di soggetti o imprese collegate alla criminalità organizzata. Ed a questo proposito – rimarca – non può non sottolinearsi l’importanza data ai reati ambientali strumento non secondario per evitare che i danni ed i dissesti ambientali possano portare a quelle tragiche conseguenze che hanno riguardato anche questo distretto».
Si conclude poi con quella che è la situazione carceraria che «appare soddisfacente, sia in termini di strutture sia per l’assenza di fenomeni di sovraffollamento e questo, aggiunto alla professionalità degli appartenenti al Corpo della Polizia penitenziaria, ha impedito che si riscontrassero criticità negli istituti penitenziari del Distretto».
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