A14, Autostrade per l'Italia chiede un incontro al sindaco di San Benedetto del Tronto – CentroPagina
19 Gennaio 2023
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La società “Autostrade per l’Italia” ha risposto alla lettera che nei giorni scorsi il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo ha inviato al Presidente Elisabetta Oliveri, chiedendo interventi al fine di risolvere le numerose problematiche che ogni giorno migliaia di persone sono costrette a vivere a causa dei numerosi cantieri che costellano il tratto piceno dell’A14.
Uno scenario fatto di file chilometriche, cantieri e le diverse manutenzioni in programma per tutto il 2023, incidenti all’ordine del giorno che il primo cittadino ha voluto denunciare in una missiva indirizzata alla società che gestisce la nostra autostrada, al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e al Prefetto di Ascoli Piceno, Carlo De Rogatis.
Nella lettera firmata dal direttore del 7° tronco di Pescara, l’ ing. Christian Tucciarone, vengono descritti tutti gli interventi che la società ha messo in campo e sta attuando, «per garantire maggiore sicurezza e assistenza all’utenza e per velocizzare la risoluzione di alcune turbative come, ad esempio, squadre dedicate alla segnalazione, equipaggi per il pattugliamento, carri di soccorso meccanico oltre a contingenti aggiuntivi di personale dell’azienda e della Protezione civile».
Nel ricordare che il programma dei cantieri e le finestre di sospensione dei lavori furono condivisi nel corso di un incontro tenutosi proprio a San Benedetto nel maggio scorso, nella missiva l’ing. Tucciarone chiede a Spazzafumo di organizzare quanto prima un incontro per esaminare le questioni da lui poste.
La reazione di Spazzafumo
Immediata la risposta del sindaco di San Benedetto del Tronto: «La mia lettera è partita il giorno prima che si verificasse l’ennesimo, mortale incidente. Apprezzo la risposta di Autostrade e il cordoglio manifestato dalla società per la nuova vittima, ma è chiaro che non è possibile assistere inermi a questo stillicidio fatto innanzitutto di perdita di vite umane, il che è già inaccettabile, ma anche di ritardi, interruzioni, perdite di opportunità economiche, stress psicologico. Accolgo dunque l’invito della società e quanto prima convocherò un tavolo al quale saranno invitati anche i colleghi sindaci interessati al problema e i parlamentarti e rappresentanti di governo di questo territorio. Dobbiamo renderci conto se vi sono ulteriori misure da mettere in campo e abbiamo il diritto di avere una data certa per la conclusione di questa sofferenza collettiva».
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